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Rassegna stampa 1ª squadra

RASSEGNA STAMPA
PER PRIMA SQUADRA E JUNIORES E' TEMPO DI PREMIAZIONI: DALLA COPPA DISCIPLINA AI RICONOSCIMENTO FAIR PLAY

26 giu 17 - Mai come in questa circostanza si va riducendo lo spazio dove trovano custodia i trofei acquisiti dall'Asd calcio Ronchi, dopo l'avvincente conclusione agonistica che lo ha visto promosso al prossimo campionato di Eccellenza.
Lo si deduce ed emerge nel corso della recente celebrazione conclusiva dell'attività calcistica dilettantistica a Palmanova, nell'ambito della festa “Le stelle dei dilettanti”, organizzata dal comitato regionale della Figc, nel corso della quale la società amaranto ha ricevuto in premio l'ambita coppa
quale vincente il girone B di Promozione
, contestualmente alla coppa disciplina, sempre per i valori sportivi espressi nel medesimo girone di appartenenza.
Ma non si fermano qua i riconoscimenti all'undici isontino, giacchè nel prosieguo della serata (aggiungiamo noi memorabile per la fecondità degli sviluppi successivi) all'allenatore Fabio Franti è stata assegnata inoltre una targa quale miglior tecnico emerso in ambedue i raggruppamenti del torneo di Promozione.
Dulcis in fundo, ronchesi sempre protagonisti con una menzione speciale (e non solo) riguardante il settore giovanile - segmento juniores-serbatoio e vanto del presidente Croci, classificatisi al primo posto fra tutti e tre i gironi regionali nel fair play sul rettangolo di gioco e, pertanto, meritevoli nel ricevere la coppa disciplina nell'ambito del premio “Cultura e Valori”", unitamente alla riscossione di un assegno di 300 euro.
Va da sé che tali attestati non possono che inorgoglire il gonfaloniere del sodalizio Croci e il ds Buonocunto, ma non distrarli da una campagna acquisti-cessioni che ai più apparirebbe, probabilmente, ancora in fase embrionale. E invece non si direbbe proprio che le cose stiano così. Tutt'altro. Dalle indicazioni, indiscrezioni, mormorii e quant'altro, emergerebbe un Ronchi letteralmente scatenato almeno relativamente sul fronte degli acquisti. Tra gli acquisti in predicato i difensori Strussiat e Milan, rispettivamente dalle formazioni del Brian di Precenicco e Kras, a seguire dai centrocampisti Raffa della Manzanese e viene dato per certo invece il potenziamento in avanti con l'approdo della punta Bardini (Juventina).
In attesa di ulteriori novità che certamente non mancheranno, da sottolineare che lunedì 3 luglio si svolgerà l'assemblea dei soci per il rinnovo del direttivo capeggiato da Stefano Croci giunto alla scadenza triennale del suo mandato. E quasi certamente riconfermato in carica.
Moreno Marcatti (da Il Piccolo)


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A salvezza ottenuta ecco l'addio di Luca Buonocunto

RONCHI - 12/05/16 - Nel grigiore di due ore di gioco praticamente prive di emozioni il Ronchi ha potuto brindare alla permanenza in Promozione grazie al miglior piazzamento in classifica. Il playout con la Sangiorgina davanti a una rispettevole cornice di pubblico al "Lucca" ha detto poco o nulla sul piano tecnico (eccezion fatta per un paio di incursioni dell'ex Airoldi) e il nulla di fatto scaturito è l'esatta fotocopia di quanto prodotto in campo: troppo importante la posta in palio per il team di Franti, era lecito aspettarsi molto di più da parte dei friulani che non sono mai arrivati dalle parti di Mislej. 
«E' andata, anche se non è stato un match da ricordare. Abbiamo cercato di creare qualcosina in più dei nostri dirimpettai - l'analisi del presidente Stefano Croci - che non hanno fatto alcunché per impensierirci, sinceramente non capisco la poca foga agonistica dei nostri avversari anche nei supplementari. Prendiamoci questa salvezza per come è arrivata, per una gara accorta per non dire perfetta nelle retrovie e per il fatto che nell'arco del torneo avevamo qualcosina in più rispetto alla Sangiorgina o a qualcuna di quelle che ci sono finite sopra». 
Nell'apoteosi finale di un gruppo compatto anche nei momenti più critici della stagione, mix di felicità e amarezza per il centrocampista Luca Buonocunto (ex Monfalcone, Fincantieri, Cjarlins, Manzanese, Ism e Sevegliano in regione) che annuncia il proprio ritiro: «Questo sport mi ha dato tanto facendomi crescere e facendomi conoscere persone eccezionali, vorrei ringraziare le tante società che mi hanno dato la possibilità di vestire le loro maglie. Adesso è ora di smettere per esigenze lavorative - il commiato del "Cunto" - giacché non posso allenarmi e "fare" calcio come vorrei, penso sia giusto lasciare spazio a chi si allena con costanza. Un sentito ringraziamento al Ronchi per avermi fatto sentire "uno di casa" sin dal primo giorno, ai compagni che mi hanno regalato questa salvezza alla mia ultima apparizione, ognuno di loro mi ha regalato qualcosa che porterò sempre con me, sono tutti dei ragazzi eccezionali». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Franti: "Sconfitta pesante per le decisioni arbitrali. Ma al Ronchi serviva più umiltà"

RONCHI - 27/04/16 - Pronti via ed è già finita. Normalmente i primi istanti di gioco servono per scrutare negli occhi gli avversari, prendere confidenza con il fondo, registrare le marcature e trovare le misure, domenica a Ronchi il primo fischio arbitrale è quello che di fatto ha sancito il risultato. Che poi il San Luigi, laureatosi campione con il sonoro 7-0 maturato al "Lucca", l'avesse vinta ugualmente è molto probabile, in quel modo fa doppiamente male. Una scivolata di Stradi in piena area di rigore dopo nemmeno un minutoè stata punita dall'arbitro con la massima punizione, giallo non solo per l'autore del fallo ma pure per Buonocunto e Dominutti per le susseguenti proteste. La seconda "perla" di Neri della sezione di Latisana dopo un paio di giri di lancette, altro giallo a capitan Dominutti e buonanotte Ronchi. 
«Partita letteralmente indirizzata da una persona, non è servito a nulla prepararla minuziosamentein settimana. Un po' tutti siamo andati fuori di testa -ammette il tecnico Franti - chiudendo la prima frazione con due reti al passivo. Durante l'intervallo ho chiesto ai miei di non sbilanciarsi, di tenere le posizioni lasciando scoperte solo le corsie esterne, oltre a non prendere altri cartellini. Forse demotivati, forse terrorizzati da ulteriori decisioni avverse, i ragazzi si sono letteralmente fermati. Mancanza di personalità, se c'erano in campo Franti, Croci e Tazio Furlan (da giocatori il tecnico e gli ultimi due presidenti amaranto avrebbero randellato un rivale che ha infierito a dismisura, ndr) non ne avrebbero fatti così tanti, lo posso assicurare". 
Destino ormai segnato per il Ronchi (sarà spareggio con la Sangiorgina, resta da decidere chi potrà avvalersi del pubblico amico e di due risultati su tre) che dovrà ritrovare gli stimoli in fretta e furia.
«Da giocatore o allenatore ho perso con un passivo così altisonante solo nelle amichevoli con l'Udinese, sul 5-0 - riprende Franti - abbiamo concesso contropiedi inammissibili, ce la siamo andata a cercare». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Il Ronchi ha fatto il proprio dovere ma non è ancora sufficiente

RONCHI - 20/04/16 - Qualcuno non ha probabilmente fatto il proprio dovere fino in fondo e per un Ronchi che ha svolto il proprio compitino la salvezza diretta rimane ancora in bilico. Il 5-2 rifilato al Sevegliano spedisce definitivamente gli stessi gialloblù friulani in Prima categoria, ed è già un dato di fatto, ma i conti non tornano: il Comunale Gonars e l'Ol3 hanno sbancato "inaspettatamente" i rettangoli di Costalunga e Primorec conservando il margine, seppur flebile, sugli amaranto che a questo punto dovrebbero "spareggiare" con la Sangiorgina. 
«Abbiamo capito di poter contare unicamente sulle nostre capacità, visti "certi risultati". Per evitare i play-out - la sfida di mister Franti - serviranno sei punti nelle ultime due gare. Diversi ballottaggi fino all'ultimo istante, qualcuno che aveva avuto meno spazio è stato utilizzato per avere sempre tutti a pieno regime». 
Sandri confermato tra i pali con l'accentramento del veloce Stradi (sacrificato Corso) al fianco del più tecnico Dominutti per irrobustire la retroguardia per vie centrali, la spinta e le buone doti tecniche di Di Bert sulla fascia destra, l'esperienza tattica di Zanolla (queste le novità sostanziali) e poi un Matteo Airoldi che ha sciorinato un poker (l'altra rete di Buonocunto) che la dice lunga sulla "domenica bestiale" dell'attaccante. Dopo la tripletta al debutto stagionale con il Primorec, Airoldi ne aveva piazzati altri cinque (centellinati nel corso del torneo) prima di questo strepitoso exploit:
«Il merito è del collettivo, ho solo saputo farmi trovare pronto - l'umiltà del cannoniere - per sfruttare il lavoro dei compagni: con Gabrieli avevo libertà di spaziare su tutto il fronte offensivo. Non possiamo permetterci minimamente di fermarci e specchiarci in questo rotondo successo arrivato dopo qualche prestazione opaca di troppo: dovevamo cambiare registro. Per motivi di lavoro non mi alleno con la costanza dei compagni - ammette Airoldi - e per questo il mister mi utilizza a seconda delle esigenze, quando vado in campo cerco di "sdebitarmi" a modo mio». A suon di gol.  (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Tutta la rabbia di Franti: "Il contrario d quanto preparato"

RONCHI - 12/04/16 - Pare proprio che nulla sia cambiato. Che non sia passato un intero girone, che il cambio al timone non sia mai avvenuto: come all'andata, il Ronchi è stato rullato dallo Zaule, solo che stavolta non è uno (il tecnico) a pagare. L'inopinata sconfitta degli amaranto in territorio giuliano li vede scivolare al terz'ultimo posto con un margine comunque rassicurante (+14) su quel Sevegliano che sarà il prossimo rivale: lì non si potrà assolutamente fallire. Mancano tre gare per evitare i play-out, recuperare tre punti su Comunale Gonars e Sangiorgina è un'operazione ancora fattibile. 
«Grave sconfitta in un brutto periodo che dura ormai da più di un mese. Nonostante i proclami e le chiacchierate relative all'importanza di questa gara, l'approccio è stato disastroso con una difesa disattenta che ha concesso tre palle gol nel primo quarto d'ora e su una di queste lo Zaule ne ha approffittato pienamente. Mediana timida e attaccanti isolati - mister Fabio Franti ne ha per tutti -, l'esatto contrario di quello che avevamo provato in settimana modificando l'assetto tattico».
«Abbiamo avuto tre opportunità colossali per cambiare volto alla partita, invece siamo riusciti a subire il secondo gol prima dell'intervallo su un'altra ingenuità difensiva. Ben poca cosa uno sterile predominio nel corso della ripresa se non ci metti la cattiveria giusta. Mi dispiace per i dirigenti e i tifosi che ci hanno seguito anche a Trieste, mi prendo tutte le responsabilità - il mea culpa di Franti - per l'andazzo che si è venuto a creare, ma dentro di me la rabbia è enorme, vorrei che la squadra mi seguisse come all'inizio: credevo alla salvezza quando sono arrivato e avevamo solo sette punti, figuriamoci se non ci credo ora». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Franti bacchetta il Ronchi: "Prova sottotono"

RONCHI - 05/04/16 - Non è stato il solito Ronchi, quello che un mesetto fa ci provava in tutte le salse: per abbattere le resistenze di uno scorbutico Valnatisone nell’ultimo turno di Promozione ci voleva ben altro. Un mesetto fa gli amaranto l'avrebbero probabilmente fatta loro, ultimamente qualche meccanismo negli ingranaggi dell'undici di Franti sembra essersi inceppato, come ammette candidamente lo stesso nocchiero. «Si tratta di una prestazione al di sotto delle aspettative- osserva il tecnico ronchese - grinta e corsa a questo punto non possono bastare perchè l'impegno che chiedo ai miei giocatori dovrebbe comprendere pure diligenza e intelligenza in campo, siamo mancati in tali aspetti». 
L'1-1 interno di rimonta (Llani ha replicato al valligiano Oviszach) non mette ancora al riparo Dominutti e soci dal rischio play-out: i quattordici punti nei confronti del Sevegliano penultimo bastano e avanzano, ma l'attuale quint'ultima piazza è più che insidiabile dalla Sangiorgina che ha gli stessi ventotto punti ma che sta peggio nel computo degli scontri diretti. 
«Non riusciamo più ad incidere davanti, non siamo più ordinati in mezzo al campo e allo stesso tempo - Franti sembra averne per tutti i reparti della sua squadra, indistintamente - siamo capaci di beccare un golletto anche se concediamo "solamente" un paio di opportunità a partita. Rimanendo al match con il Valnatisone dovevamo sfruttare maggiormente la superiorità numerica nella zona nevralgica concedendo quindi un paio di pericolosi contropiedi su uno dei quali siamo stati puniti: per salvarci dobbiamo rimanere sereni e usare la testa, magari un ritorno ai tre punti potrebbe liberarci mentalmente». Solito modulo con il giovane Sandri preferito a Mislej tra i pali (l'equilibrio tra i valori dei due guardiani è stato spezzato dal fatto che il primo è un fuoriquota), nell'ultima parte di gara l'uscita di Zampa per infortunio e l'ingresso di Zanolla per Turco hanno portato ad un modulo con i due trequartisti (Llani e il neoentrato Frattaruolo) con una punta di riferimento. (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Il rammarico di Gabrieli: "un peccato non aver vinto"

RONCHI - 22/03/16 - Una ciambella senza buco, perché il pur positivo punticino racimolato nella tana dell'Ol3 era il minimo per un Ronchi che avrebbe potuto rincasare con il sacco grande. Un risultato che ci può stare dopo due sconfitte di fila (con altrettante big) ma rimane un pizzico di rammarico per l'ennesimo vantaggio sperperato: un'incertezza difensiva è costata il calcio d'angolo sul quale i friulani si sono aggrappati per impattare la marcatura griffata nella prima parte di gara da Gabrieli. 
«Come ipotizzavo alla vigilia si è trattato di una sfida scorbutica nella quale non si è visto un calcio per palati fini: il risultato era troppo importante per entrambe, non potevano prevalere giocate di fino e leziosismi. Gli udinesi l'hanno buttata sulla fisicità e sull'agonismo - spiega il trainer amaranto Franti - e noi non ci siamo mai tirati indietro: se hanno conquistato 22 punti su 26 tra le mura amiche, ci sarà un motivo e per questo non posso che essere soddisfatto della prova dei miei ragazzi. Davanti ho dato fiducia a Turco e a Gabrieli, quest'ultimo veniva da un periodo non particolarmente felice per qualche problema fisico ma si è comunque ben disimpegnato, gol a parte».
Ol3 comunque tenuto dietro, quota salvezza bene in vista: obiettivo domenicale centrato. «L'unica pecca è stata quella di non aver chiuso la partita anzitempo perché nella prima frazione eravamo più in palla, forse bastava crederci un tantino di più. Stop di coscia e mezza sforbiciata vincente - Luca Gabrieli racconta la sua perla - su un traversone dalla tre quarti, poi sono andato ancora vicino alla rete con un pallonettto da posizione defilata finito oltre il montante e con un tentativo bloccato dal loro portiere dopo un paio di dribbling, evidentemente non era destino. La salvezza è sempre lì, a portata di mano, ora più che mai tutto il gruppo è
intenzionato a non mollare: magari all'ultimo respiro ma ce la faremo». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Contro il cinico Costalunga il Ronchi si è affondato da solo

RONCHIB - 15/03/16 - Un punto nel terrificante trittico dalla settima alla nona di ritorno, buon che le altre pericolanti non abbiano aumentato il ritmo: il Ronchi rimane assolutamente in corsa per la permanenza diretta in Promozione (la quota agognata rimane a un tiro di schioppo), ma sotto sotto c'era l'impressione di uscirne in modo diverso. Il nulla di fatto con la Juventina aveva forse illuso, il successivo uno-due perpetrato dalle giuliane Trieste Calcio e Costalunga sul ring del "Furlan" ha rimandato con i piedi per terra (e non solo) gli amaranto, vittime dei propri desolanti errori. Vento o non vento, perchè i refoli di Bora che spazzano un qualsiasi campo di calcio di solito favoriscono o sfavoriscono parimente le due contendenti, il Costalunga ha dovuto solamente attendere il momento propizio (leggi topica difensiva) per colpire: una leggerezza di Corso prima, un'autogollonzo di Rebecchi poi (con il difensore e l'estremo Mislej finiti nel sacco nel tentativo di recuperare) e buonanotte, nonostante una seconda frazione ampiamente dominata nella quale sono state collezionate una mezza dozzina di palle-gol (quelle più clamorose) che hanno fruttato solo una rete (su piazzato) di Llani. «Dovevamo solo far girare l’orologio per poi attaccarli nella seconda frazione con il vento alle spalle, siamo stati capaci - sbotta sconsolato mister Franti - di beccarne due senza un loro vero tiro in porta. I nostri limiti difensivi sono palesati in maniera troppo evidente: non si è trattato di sbagli nel posizionamento o di un fuorigioco uscito malamente o della bravura dell'avversario, qui ci sono grandi ingenuità dei singoli. Dopo Sistiana, Cervignano, o altre gare ancora l'elenco comincia ad essere fin troppo lungo e forse qualcuno non ha ancora capito che ogni minima disattenzione la paghiamo profumatamente. Spiace, perchè il pacchetto arretrato è sempre stato un punto di forza del Ronchi, bisogna assolutamente darci un taglio ». Quello uscito dagli spogliatoi dopo l'intervallo è il Ronchi che vorrebbe Franti: deciso, sfrontato, sempre propositivo, poi si può anche perdere e dare la mano all'avversario se lo merita. Intanto dalla "Cantera" è spuntato un nuovo virgulto: l'attaccante classe '99 Ciro Lucheo, per lui l’esordio in Prima squadra.
(Matteo Marega da Il Piccolo)

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Il Ronchi paga l'inesperienza ed è di nuovo in zona playout

RONCHI - 11/03/16 - Un risultato avverso dopo una lunga serie positiva, specie contro una delle big, può anche starci. Il Ronchi riassapora l'amaro gusto della sconfitta piegato da un Trieste Calcio che presumibilmente non avrebbe avuto bisogno di troppi regali. «Perdere ci sta, ma non così. Troppi errori in fase di disimpegno, nel valutare le diverse situazioni di gioco e pure sulle palle inattive: questo per dire - sbotta sconsolato mister Franti - che ci abbiamo messo molto del nostro in questa scconfitta. Quando prepari la partita in un certo modoe ti ritrovi sotto dopo pochi spiccioli di gara corri pure il rischio di prenderti un'imbarcata se l'avversario è di quelli che fanno delle ripartenze il loro punto di forza. Siamo invece rimasti in partita creando diverse opportunità per impattare fino all'harakiri definitivo».
Ben quattro i fuoriquota amaranto presenti dal primo minuto (positivi i rientri dal primo minuto di Di Bert e Frattaruolo, Malaroda e Turco sembrano ormai due pezzi inamovibili dell'ingranaggio) ma le sciagure arretrate non vanno imputate a qualche giovanottoo ai peccati di inesperienza bensì archiviate sotto le voci "distrazione" o "scarsa comunicazione", con l'intero pacchetto arretrato che per una volta non è stato esente da colpe. «Purtroppo basta rallentare il passo e ti ritrovi dietro in piena zona play-out, tuttavia bisogna continuare a lavorare come con assoluta serenità perchè questo gruppo - garantisce Franti - ha grandi qualità tecniche e ottime risorse umane, per questo sono arci-convinto che il nostro futuro, il nostro obiettivo dipenda unicamente da noi». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Franti pensa già al Trieste Calcio: "un tris terribile"

RONCHI - 08/03/16 - Ronchi parte con il piede giusto nel tris terribile di gare che nel breve volgere lo vedrà impegnato con le migliori tre del raggruppamento, escludendo quel San Luigi che sembra ormai fare corsa a sè in Promozione. Dopo il pari ad occhiali nell'anticipo con la Juventina gli amaranto ospiteranno infatti al "Lucca" il Trieste Calcio (si gioca domani alle ore 15) e domenica il Costalunga. Un autentico tour de force da affrontare con la consueta disinvoltura prima di un rush finale più soft alla ricerca della salvezza: «Tre partite veramente toste in otto giorni, la classifica parla chiaro sul valore di queste antagoniste ma ogni pronostico non è mai scontato. Anche un punto è benvenuto contro queste corazzate che ambiscono al salto di categoria ma la nostra indole ci deve portare a provarci sempre e comunque. Un po' come è accaduto nella trasferta goriziana - si tiene ben stretta la spartizione della posta mister Franti - nella quale le due formazioni si sono annullate a vicenda nella prima frazione e successivamente hanno tentato qualcosina in più quando la stanchezza ha cominciato a farsi sentire. Abbiamo avuto le nostre buone chances lasciando ai goriziani qualche conclusione dalla distanza sulla quale Mislej ha ben vigilato: i cinque della fase difensiva (Rebecchi, Dominutti, Corso e Stradi più Buonocunto) sono stati all'altezza togliendo ogni spazio utile». La scelta cervellotica di far disputare il recupero ad un orario dove normalmente i dilettanti lavorano o studiano costringerà gli amaranto a qualche defezione di troppo: oltre alla probabile squalifica di capitan Dominutti e all'infortunio che tiene ai box Sarcinelli, il Ronchi dovrà fare a meno di Airoldi e probabilmente di qualche altro giocatore, su tutti il metronomo Buonocunto.  (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Anche a Cervignano il Ronchi lascia due punti per un errore

RONCHI - 23/02/16 - Squadra in salute, seppure imbottita di fuoriquota, che paga nuovamente dazio al primo errore (grossolano) che commette. Il quadretto sta accompagnando nelle ultimissime prestazioni un Ronchi che può nuovamente recriminare per aver lasciato punti pesanti per strada. Come era accaduto con il Sistiana nel match precedente, anche a Cervignano gli amaranto hanno sperperato il vantaggio aumentando i molti rimpianti per quel che poteva essere e non è stato.
Per il tecnico dei bisiachi Fabio Franti, che da ex l'ha vissuta con emozioni ancor più intense, visto il legame che aveva con Gianni Zampar (la Pro è scesa in campo con il lutto al braccio per ricordare lo storico diesse), un punticino che fa comunque classifica: «La storia si è ripetuta, perchè al primo tentativo avversario prendiamo gol regolarmente: fosse una questione tattica, e mi riferisco a un movimento totalmente errato o a una diagonale sbagliata, avrei un diavolo per capello; quando un difensore in beata solitudine liscia clamorosamente un pallone in piena area favorendo la marcatura rivale, si tratta di infortunio, jella, o come la vogliamo chiamare. Siamo partiti con il fermo intento di accaparrarci i tre punti, - ammette Franti - abbiamo aggredito la Pro Cervignano sin dalle primissime battute sfruttando prevalentemente la catena mancina Sarcinelli-Malaroda, da quella parte è nato l'angolo che Llani ha capitalizzato. Nella seconda frazione la Pro ha alzato i ritmi come era lecito attendersi, ma le situazioni da gol più clamorose sono capitate a Llani, Stradi e Dallan, e non dimentichiamo delle azioni in superiorità numerica mal rifinite». Finchè è giunta, puntuale, la mazzata. «Si doveva chiudere prima, ma questo non è l'unico aspetto negativo della giornata perchè c'è l'infortunio di Sarcinelli (ginocchio, ndr) da valutare: il terzino ambidestro stava limitando alla grande il temuto Ietri e si proponeva con efficacia. Rebecchi, suo sostituto, ha comunque confermato di attraversare un buon momento e so che posso contare su di lui». In evidenza i fuoriquota che spaziano nella zona centrale dello scacchiere (nella fattispecie Zampa e Malaroda), pure il portierino Sandri si è esibito in alcuni interventi apprezzabili.   (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Ronchi, che rabbia il pareggio subìto contro il Sistiana

RONCHI - 10/02/16 - Questa volta il Ronchi può mangiarsi entrambe le mani. Una per il penalty ammazza-partita maldestramente fallito da Llani e l'altra per il gol-beffa subito da un Sistiana dominato in lungo e in largo e che fino a quel momento, mancava poco meno di un quarto d'ora alla fine, non aveva praticamente mai impensierito il "resuscitato" Sandrigo. Proprio il portiere è stato richiamato d'urgenza alla base per far fronte alle contemporanee defezioni di Mislej (vittima di una contrattura) e Sandri (problema al polso), con il 97' Nicolas Zampa non ritenuto pronto per l'improvviso grande salto tra i grandi. Oltre alla grana-portieri Franti ha dovuto ovviare alla squalifica di Stradi (Rebecchi laterale basso, Dominutti al centro con Corso) nelle retrovie e allo stato febbrile che ha messo completamente fuori uso Gabrieli e parzialmente Airoldi, e pure l'infortunato Piagno avrebbe fatto comodo: attacco affidato al tandem Llani-Turco con quest'ultimo che ha fatto intravvedere le cose migliori (gol compreso).
I ronchesi ci hanno provato dall'inizio alla fine, com'è ultimamente nel loro Dna, Malaroda e Dallan hanno corso come dei maratoneti mentre la "chioccia" Buonocunto sradicava palloni su palloni agli avversari prima di imbastire le trame. «Ci è mancato solo il secondo acuto per chiuderla definitivamente e per regalarci quei tre punti che ci avrebbero permesso di guardare avanti con maggiore tranquillità, di tirarci fuori dagli impicci consentendoci - il pensiero del metronomo Luca Buonocunto - che uno o più passi falsi futuri possano risultare indolori. Un tiro e un gol, il loro cinismo è stato premiato: purtroppo sulla deviazione a terra di Sandrigo dovevamo tutelarlo maggiormente perchè su un fondo così scivoloso ci sta che il pallone schizzi da qualsiasi parte e quindi rimanga preda degli avanti avversari. Un episodio sfortunato, ma non soltanto quello, che ci è costato due punti, ma questa squadra ha nuovamente dato sfoggio di tutto il suo valore: assenti o non assenti, posso dire che l'organizzazione di gioco sta pagando». (Matteo Marega da Il Piccolo)

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Ronchi una risalita senza incertezze verso la metà classifica

RONCHI - 03/02/16.  Bruciando di qualche settimana i tempi tecnici di "remuntada", il Ronchi ha già portato a compimento metà dell'opera: la parte restante dovrà essere ultimata nelle restante ultime undici tornate allorchè sarà necessario confermare la bramata quint'ultima piazza o addirrittura migliorarla. E chi se lo sarebbe mai immaginato, dopo quel tonfo interno con lo Zaule lontano anni luce (12.ma giornata, fine novembre), che gli amaranto potessero rivitalizzarsi in quel modo? La vitamina F (come Franti) ha prodotto l'effetto sperato, la squadra ha subito dato segnali di ripresa e l'effervescenza con la quale si è riproposta dopo la sosta (solo la capofila San Luigi ha saputo incamerare gli stessi dieci punti sui dodici disponibili) ha fatto il resto. Squadra propositiva che non si affloscia al primo raffreddore (vedi rete incassata nello spareggio-salvezza con il Sant'Andrea) ma che sa produrre gli anticorpi adeguati a ogni evenienza: basta dire che mancavano tre squalificati (Buonocunto, Zampa e Llani) rispetto al turno precedente e nessuno se n'è accorto. Dopo l'exploit personale di Zampa e la giornata di gloria di Gabrieli nel turno precedente, ecco la prima marcatura in prima squadra per il '98 Davide Malaroda e la griffe di Matteo Airoldi (dal dischetto) nel 2-1 esterno che ha spedito ancor più agli inferi il Sant'Andrea/San vito. «Abbiamo saputo riprenderci dopo essere finiti sotto, non abbiamo mai perso la calma nonostante un avversario molto agguerrito che si giocava tanto, se non tutto. Mister Franti mi ha proposto nel ruolo di mezzala sinistra, il nostro compito era quello di servire le punte in profondità e proporci: in una di queste incursioni mi sono trovato al limite al posto giusto nel momento giusto - la gioia del fuoriquota Malaroda - e non ci ho pensato due volte a calciare in porta». Si è rivisto (e bene) Rebecchi nel ruolo di laterale basso, Stradi è stato dirottato al centro della difesa accanto a Corso per avanzare capitan Dominutti qualche metro davanti alla linea difensiva, davanti non grandissime cose (Frattaruolo a parte) ma molta concretezza in una sfida scorbutica nella quale i tre punti valevano più di qualsiasi altra cosa. (Matteo Marega da Il Piccolo)
 

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Il Ronchi ha cambiato passo e vola sulle ali dell'entusiasmo

RONCHI - 26/01/16. Se a dicembre la luce in fondo al tunnel era un piccolo puntino luminoso, adesso il Ronchi è ad un passo dal mettersi gli occhiali scuri per non farsi abbagliare dal chiarore di una salvezza molto più vicina. Sette punti nelle ultime tre tornate, scavalcato anche lo Zaule, ora ci sono solo Ol3 e Gonars (a +2) da mettersi alle spalle ma pure San Giovanni, Primorec e la Sangiorgina appena messa sotto non possono certo dormire sonni tranquilli. «Il cambio di passo c'è stato indubbiamente, con tredici punti in sei gare Franti ha ridato nuova linfa a questa squadra - ammette il massimo dirigente, Stefano Croci - che prima stentava a ritrovarsi. Qualsiasi cambio al timone provoca volente o nolente una sferzata, una scossa e i ragazzi si sono sentiti più responsabilizzati mettendoci il massimo impegno. È cambiata la mentalità, siamo più propositivi, cerchiamo di costruire quelle azioni che ci portano con più facilità alla conclusione». Un3-1, quello di sabato, solare che ha messo in mostra un Ronchi spavaldo e votato all'offensiva con Gabrieli in versione "matador", particolare la terza marcatura di Esteban Zampa sia nell'esecuzione, sia negli effetti poichè il fuoriquota è stato sanzionato con il secondo giallo per eccesso di esultanza: primarete tra i "grandi" festeggiata a metà. «Prima l'assist diMalaroda, poi il traversone di Sarcinelli: in questa squadra  gongola l'attaccante Luca Gabrieli - sono importanti sia i più giovani, sia gli atleti più scafati. Ci mettiamo del nostro perchè ci crediamo, perchè i risultati hanno portato il morale alle stelle e perchè la sana concorrenza tra di noi è uno stimolo ulteriore a dare sempre il massimo».(Matteo Marega da Il Piccolo)
 

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Il Ronchi mantiene le promesse: torna da Gonars con tre punti

RONCHI - 19/01/16. Il messaggio che era passato all''interno dello spogliatoio al termine del precedente confronto era ben preciso: «Andremo a Gonars a riprenderci i punti persi». E i giocatori del Ronchi sono stati di parola sbancando il rettangolo friulano dopo il nulla di fatto con tanti rimpianti con il Primorec. Nessuna opera portata a compimento (la quota salvezza dista 4 lunghezze), tuttavia l'aria in casa amaranto è diventata ben più salutare a forza di una ritrovata compattezza di squadra. Nel 3-1 rifilato a Gonars spiccano innanzitutto i tre nomi diversi nel tabellino dei marcatori: la "prima volta" di Davide Turco tra i più grandi dopo i 7 centri con gli Juniores, il sigillo di Gabrieli e l'acuto di un Airoldi ancora non al top. Tre attaccanti che vanno a bersaglio, Dominutti ritornato a comandare la retroguardia con maestria (anche se l’1-1 friulano era evitabile), Dallan che per un'oretta hafatto capire che l'infortunio è alle spalle: nonostante, dopo il vantaggio iniziale, gli amaranto siano caduti nel trabocchetto di un Gonars che l'ha buttata sull'agonismo e sulla confusione, i tre punti sono la logica conseguenza della supremazia del team di Franti.«Siamo stati furbi a battere alacremente una punizione sorprendendoli su fronte sinistro, io e Dallan - è al settimo cielo il baby Turco - ci siamo trovati soli in area a raccogliere il traversone: ho cercato di piazzarla di testa sul primo palo per mandare in controtempo il portiere e con un pizzico di fortuna ho fatto gol». «La sana concorrenza ci stimola, in ogni reparto - dice Luca Gabrieli - E non è un caso se le tre reti hanno visto protagonisti gli attaccanti: in settimana l'impegno è massimo per un unico fine, le soluzioni offensive sono variegate perchè, con gli inserimenti da dietro, il mister sta creando diverse soluzioni che dobbiamo mettere in pratica». Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Il Ronchi ritrova il gioco ma non ancora la vittoria sulla via per la
salvezza

RONCHI - 13/01/16 - Il Ronchi paga nuovamente pegno per non saper  concretizzare l'enorme mole di gioco espressa ma non si può certo dire che gli amaranto non ci abbiano provato dal primo all'ultimo secondo: alla fine anche un pari ad occhiali, pur non apprezzabile per i famigerati motivi di una classifica ancora avara, può lasciare soddisfatti protagonisti e spettatori.
Le hanno provate veramente tutte gli amaranto ma non c'è stato verso di scalfire la muraglia eretta da quel Primorec che all'andata era stato strapazzato a domicilio da un Airoldi (utilizzato nella seconda parte perchè ancora indietro di preparazione) in vena di magie. Dallan, Airoldi e Zanolla scalpitano per riprendersi una maglia da titolare, adesso le soluzioni adottate da Franti vertono sulla freschezza e la corsa dei vari Malaroda, Zampa, Frattaruolo e Piagno (gli ultimi due nella ripresa).
Commenta mister Franti: «Credo sia giusto dare spazio a chi stia meglio fisicamente e mi può offrire certe garanzie. Nessuno è titolare o riserva, quello che conta è uscire assieme dalle zone paludose della classifica. Che dire dopo una prestazione del genere? Posso solo ringraziare i ragazzi per lo spirito con il quale hanno cercato con raziocinio di abbattere le loro resistenze, abbiamo creato almeno una mezza dozzina di opportunità nonostante un terreno pessimo che ovviamente sfavoriva chi era costretto ad attaccare difettando solo in fase di finalizzazione. Una gara molto simile a quella vittoriosa contro il San Giovanni, ritmi piuttosto alti e manovra avvolgente per larghi tratti. Resta il rammarico per i due punti lasciati per strada ma non posso rimproverare nulla ai miei, anzi...».
Sulle stesse frequenze capitan Giordano Dominutti, ritornato a recitare un ruolo da protagonista nelle retrovie: »Dietro abbiamo rischiato solamente il
minimo, se a fine gara eravamo un po' abbattuti per non essere riusciti ad accapparrarci i tre punti possiamo consolarci con il fatto che la prestazione è stata oltremodo positiva. Siamo estremamente decisi a risalire la china, a centrare una salvezza che a forza di queste performances deve necessariamente arrivare».  Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Franti ha fatto la magia. Ronchi un altro passo 

RONCHI - 15/12/15 -  L'aria è cambiata, è innegabile. Sei punti in 3 partite (contro i 7 delle precedenti 12) e Fabio Franti assume le sembianze di un mago che ha trasformato il Ronchi con l'ausilio della bacchetta magica. Una squadra con un'anima e con un cuore (e attributi) grandi così, che ha saputo ribaltare il risultato avverso (la solita dabbenaggine difensiva) di una prima frazione sempre propositiva contro un San Giovanni sempre temibile: Llani (appare resuscitato nella nuova collocazione dietro le punte) e il redivivo Gabrieli hanno ridato fiato alle ambizioni di salvezza degli amaranto, che intanto si sono messi alle spalle il Sant'Andrea/SanVito.
«L'istantanea che ricordo con più piacere in questa sfida è l'entusiasmo di tutto il gruppo appena realizzata la seconda marcatura. Complimenti ai ragazzi che hanno sempre cercato di esprimersi con una manovra armoniosa figlia di buoni fraseggi, abbiamo mantenuto a lungo il possesso della sfera - l'analisi di mister Franti - per arrivare sistematicamente alla conclusione, per essere pericolosi: stavamo per rovinare tutto con quell'incomprensione in zona arretrata poco prima dell'intervallo, poi siamo usciti dagli spogliatoi con il piglio giusto e con grinta e carattere da vendere».
Una volta acquisito il vantaggio e resistito (negli ultimi minuti in dieci per il doppio giallo a Rebecchi) a qualche flebile tentativo di recupero ospite, gli amaranto hanno ripreso le misure con un paio di mosse tattiche azzeccate: fuori le colonne Airoldi e Zanolla, dentro i più freschi Piagno (il pressing scatenato del sedicenne ha dato il là all'azione vincente conclusa da Gabrieli) e Dominutti per ridare vigoria e fisicità alla mediana. Al di là dei singoli (oltre ai due marcatori in evidenza Sarcinelli e i baby Zampa e Frattaruolo, quest'ultimo entrato nella seconda frazione) rimane quella fotografia di un gruppo finalmente felice e sorridente che ha ritrovato se stesso. Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Il S.Luigi è ancora inarrivabile per il Ronchi dei giovani

RONCHI - 10/12/15 - Non era certo una partita che attualmente potesse fare testo, ancora inarrivabile il San Luigi per un Ronchi in via di guarigione. Tuttavia dalla batosta rimediata sul rettangolo della capofila del gruppo gli amaranto sono usciti con qualche certezza in più che non fa punti ma almeno coraggio per i prossimi appuntamenti e per una scalata alla quale un po' tutti ci credono.
«Per un'oretta siamo rimasti in partita - commenta sconsolato il neo-trainer Fabio Franti - in un match equilibrato e intenso nel quale hanno pesato enormemente alcuni errori dei singoli. A mio avviso è un risultato un po' bugiardo e troppo pesante anche se va detto che i vivaisti al tirare delle somme hanno meritato i tre punti: quando puoi permetterti di avere in panchina gente come Cipolla e Casseler per utilizzarli nella seconda parte, allora hai un organico impressionante al quale è difficile contrapporsi con le dovute cautele. Non ci siamo comunque tirati indietro specie nella prima frazione che abbiamo chiuso sotto di una sola rete, raddrizzato il risultato ad inizio ripresa non siamo stati in grado di compattarci ulteriormente e purtroppo abbiamo regalato qualche chance di troppo con distrazioni che sembrano proprio nel Dna di questi ragazzi: dobbiamo continuare a lavorare sul tenere alta la concentrazione in ogni singolo frangente».
Passata la "sbornia" di Sevegliano con quel successo corroborante al debutto, la seconda trasferta di fila dell'era-Franti ha esibito nuovi intendimenti tattici rispetto al passato con Dominutti piazzato davanti alla batteria arretrata e un trio di centrocampisti abili ad usare sia la spada che il fioretto (Zanolla, Buonocunto e Di Bert) con Llani e Airoldi quali riferimenti avanzati. Con Sandrigo lontano per lavoro e Mislej ai box i pali sono stati nuovamente difesi dal fuoriquota Sandri - le quattro reti incassate non sono certo demerito del portierino classe '97 - e pure il più giovane Piagno è stato utilizzato dopo l'intervallo: a Ronchi i giovanissimi sono sempre di moda. Rebecchi laterale basso, la diga Dominutti e un ritrovato Airoldi (come nel turno precedente si è procurato e ha realizzato un penalty, stavolta non decisivo) quelli con il segno "più", ma non basta ancora. Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Il poker subito in casa con lo Zaule ha messo in dubbio il tecnico

RONCHI - 01/12/15 - Uno score che la dice tutta, altrochè domenica del riscatto e delle celebrazioni. Settanta anni di calcio "festeggiati" con un inamissibile tonfo casalingo, 4 reti sul groppone di un Ronchi scioltosi come neve al sole, travolto dalle bordate di uno Zaule che ha approffittato del caos mentale degli amaranto. Sette miseri punti in classifica e una situazione tecnica che traballa: il tecnico Michele Leghissa è uscito dagli spogliatoi con un diavolo per capello, alle tante parole i suoi discepoli non stanno certamente rispondendo con i fatti. La prima esperienza da tecnico è agli sgoccioli? Risultati, e soprattutto prestazione alla mano sembrerebbero avvalorare questa tesi, tuttavia ci sono molti dubbi sul da farsi.
«Leghissa era letteralmente imbufalito più che dispiaciuto - spiega il presidente Croci -, ma a caldo sembra che le sue intenzioni siano quelle di continuare in questa avventura diventata estremamente pericolosa: i giocatori hanno sempre sostenuto il loro allenatore e continuano a farlo, anche se in campo sembra l'esatto contrario. È un momento difficile, impensabile e sinceramente non sappiamo come comportarci, perchè a livello fisico non siamo inferiori a nessuna e questo lo vediamo ogni domenica».
Questione di testa o di cosa? «Contro Juventina o Trieste Calcio, tanto per citarne due che vanno per la maggiore, non abbiamo affatto sfigurato: anche a livello qualitativo non ci reputiamo così scarsi come dicono i numeri. A mio avviso continuiamo a pagare, e lo si è notato una volta di più con lo Zaule, i troppi errori in fase di uscita e le continue amnesie difensive: seguo personalmente tutti gli allenamenti, il tecnico cura ogni movimento, ogni situazione avversa alla quale la retroguardia deve porre rimedio, ma nel momento cruciale, durante la partita, dimentichiamo puntualmente quello che si prepara in settimana. C'è da dire che le perduranti defezioni di Cappellari, Stradi e Dallan non aiutano, e siamo già alla ricerca di un difensore per coprire qualche falla». Proprio ieri sera un summit dirigenziale per capire a fondo come uscirne, magari basterebbe affiancare un buon psicologo alla squadra. Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Ronchi in emergenza paga i troppi black-out

RONCHI - 24/11/15 - Quando un massimo dirigente, alla vigilia di una sfida sulla carta impari, farebbe un patto con il diavolo per assicurarsi una spartizione della posta vuol dire che è ben conscio che la sua squadra sta vivendo un momento estremamente complicato. Stefano Croci, prima di arrivare sul rettangolo del Valnatisone, avrebbe sicuramente deviato la strada per portare il Ronchi in pellegrinaggio a Castelmonte: squadra completamente rattoppata per una serie infinita di infortuni ai quali si è aggiunto l'influenzato Airoldi. Il pari scaturito grazie al guizzo di Buonocunto su traversone di Sarcinelli al quale i friulani hanno prontamente replicato traendo beneficio dalla solita amnesia del pacchetto arretrato amaranto, può e deve soddisfare: «Eravamo in emergenza piena, e quando piove sul bagnato anche Frattaruolo ha dovuto alzare bandiera bianca a fine primo tempo, al suo posto il novizio Pelos. Già inizialmente l'assetto era molto diverso dal solito con le novità Riccardo Furlan accanto a Dominutti nelle retrovie, Turco punta centrale con Llani alle spalle - non aveva troppe scelte mister Leghissa - e Di Bert adattato al ruolo di laterale basso. E' stata una partita di carattere puro perchè una volta passati in vantaggio abbiamo dovuto resistere ai loro assalti subendo la rete con la classica dormita prima dell'intervallo.
Dentro anche Magri, pure lui all'esordio stagionale, per Di Bert e Michelini per Zanolla che, ricordiamolo, viene da un annetto buono di sosta in infermeria. Ci siamo difesi senza disdegnare un paio di ripartenze, ma in quelle condizioni non si poteva fare molto di più». Debutto anche per l'estremo Sandrigo (niente secondo gettone per il giovane Sandri) ben protetto dal quartetto arretrato: «Date le numerose defezioni - annota il cursore sinistro Salvatore Sarcinelli, autore dell'assist - il punticino vale oro colato, abbiamo disputato una prova gagliarda rovinata a malapena da una di quelle amnesie alle quali dobbiamo porre rimedio». Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Ronchi un'occasione sprecata. Pari beffa e due infortunati

RONCHI - 17/11/15 - Magari un giorno lo spiegheranno ai nipotini membrando quella strana partita di Promozione dove, in avanti di una rete e con una doppia superiorità numerica per più di un tempo, si sono fatti rimontare in "zona Cesarini" rinviando ulteriormente l'appuntamento con quei tre punti che mancano da una vita. E magari lo faranno con ben più enfasi quelli dell'Ol3 che hanno dato l'anima per strappare al Ronchi un punto che vale oro in quanto li mantiene a +6 sui bisiachi, penultimi. Quasi senza accorgersene, amaranto in vantaggio con un'incursione in area nemica del centrale difensivo Stradi (al suo fianco Rebecchi con Dominutti che è partito dalla panchina), poi il doppio allontanamento dei friulani Iacob e Pentima (al 38' del primo tempo) e probabilmente più di qualcuno si è illuso che tanta manna potesse bastare ed avanzare.
«Oltre alla scelta tecnica riguardante capitan Dominutti ho buttato nella mischia Zanolla (l'esperto mediano mancava praticamente da un anno) per dare un po' di personalità: purtroppo siamo poco incisivi davanti e patiamo qualche letale amnesia difensiva». Ma le brutte notizie per mister Leghissa vengono pure dagli infortuni a Dallan e Stradi. Qualcosa di più piacevole potrà invece raccontare il giovane Andrea Sandri, classe '97, che ha debuttato tra i pali: «Ero un po' agitato, però sapevo benissimo di poter contare sui compagni. Purtroppo una disattenzione generale, un pallone che non abbiamo saputo allontanare dopo vari rimpalli, ci è costata carissima. Il problema è la testa perchè con due uomini in più sullo scacchiere non si doveva continuare con lunghi rilanci ma fare girare la palla. La concentrazione non deve durare solo i 90’, occorre tenerla almeno per 120». Così, per essere sicuri. Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Ronchi il piatto piange un po' troppo

RONCHI - 10/11/15 - Terza battuta d'arresto consecutiva per un Ronchi preso a schiaffi prima dal calendario e poi dalle rivali di giornata. Le trasferte sui sintetici di Trieste Calcio e, domenica, Costalunga inframezzate dal ruzzolone interno con la Juventina non erano di certo impegni agevoli sulla carta: le ultime due stanno inseguendo da vicino la battistrada San Luigi, il Trieste Calcio è un gradino più in basso. Fare punti, in sintesi, sarebbe stata una manna dal cielo, ma qualcosa si poteva anche raggranellare: non è andata così e la classifica piange, in attesa di una pronta riscossa contro avversarie più abbordabili.
«Pur partendo con il giusto piglio abbiamo regalato un pallone in uscita e siamo stati castigati, le abbiamo provate tutte nella ripresa cambiando anche modulo e giocando molto alti, ma abbiamo finito con lo scoprirci e offrire il fianco alle loro ripartenze, anche se hanno trovato il raddoppio su punizione,mentre il tris è nato proprio in contropiede: insomma, continuiamo a misurarcela alla pari per larghi tratti - la cruda e nuda realtà secondo l'allenatore Leghissa - per poi pagare profumatamente qualche errore".
A parziale scusante l'assenza a vario titolo dei difensori Stradi, Sarcinelli e Cappellari con una linea difensiva completamente nuova (Bertugno, Rebecchi, Dominutti e Dallan). «Continuiamo a mostrare solo i punti deboli senza valorizzare il nostro potenziale, bisogna trovare al più presto una via d'uscita. Non sono sfortuna o arbitraggi i nostri nemici - lo sfogo di Matteo Airoldi, autore del punto della bandiera su assist di Di Bert - e quindi qualsiasi alibi lascia il tempo che trova, dobbiamo altresì trovare una certa maturità applicandoci maggiormente alle direttive impartite dal tecnico con il quale siamo - a parole, ma non nei fatti - in piena sintonia. Urge un cambio di mentalità da parte di tutti noi, scuse non ne esistono più, è ridicolo trovarci così in basso date le nostre potenzialità». Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Ronchi suona l'allarme

RONCHI - 03/11/15 - Ennesimo passaggio a vuoto sul rettangolo amico, e per il Ronchi adesso si accende la spia rossa dell'allarme. C'è da dire che l’avversario di turno, quella Juventina costruita con ambizioni di vertice, ha fatto solamente il minimo indispensabile (leggi segnare un gol) che però non è riuscito agli amaranto in una gara davvero bruttina che un pari ad occhiali avrebbe fotografato alla perfezione.
«Vento e terreno in pessime condizioni non hanno di certo aiutato i fraseggi delle due antagoniste, ma sta di fatto che la colossale opportunità avuta da Zampa dopo appena un minuto non è stata capitalizzata a dovere mentre i goriziani hanno sfruttato appieno un nostro errore nel prosieguo. La differenza tra le due squadre sta tutta qui, in quell'errore di posizionamento su una punizione laterale che abbiamo pagato caro. Il nostro momento è indubbiamente critico ma a nostro avviso è solo una crisi di risultati e non di voglia e determinazione da parte di un gruppo che segue le direttive di mister Leghissa. Il tecnico - assicura il vice presidente Michele Tuni - non è assolutamente in discussione, sono appena trascorse otto giornate e qualsiasi voce esterna a tale riguardo va subito tarpata perchè la fiducia e la stima nei suoi confronti è totale: dovremo imparare ad essere più cinici e concreti».
Con Dallan, Cappellari e Airoldi indisponibili, Leghissa ha impiegato Michelini in mediana mettendo Llani e Frattaruolo alle spalle di Gabrieli per poi ripassare al suo oliato 4-3-3 per tentare la rimonta finale: «L'assenza di Airoldi si è fatta sentire ma tutto sommato le occasioni più ghiotte le abbiamo avute noi. Non siamo ovviamente contenti di stare lì in basso e contiamo di dimostrarlo al più presto - la fiducia del fuoriquota Antonio Frattaruolo - perchè l'arrabbiatura guardando una graduatoria che sappiamo di non meritare è tanta».  Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi si mangia le mani ancora ujna volta

RONCHI - 27/10/15 - A guardare l'attuale posizione in classifica non resterebbe che piangere.  Lacrime amare del Ronchi per i tanti punti scialacquati in precedenza, certo che farla franca sul sintetico del Trieste Calcio non era così facile. Partite entrambe su ritmi alti guardandosi dritte negli occhi, non c'è stato un vero e proprio dominio dei giuliani che sono passati a condurre (azione forse viziata da un fuorigioco) prima di subire la reazione amaranto che ha portato al pari di Buonocunto: un gol da cineteca con una serie di sette passaggi di prima da un'area all'altra con stillettata vincente del mediano su tocco all'indietro di Airoldi.
«Una marcatura incredibile nella sua dinamica che però è rimasta fine a se stessa perché, su un pallone buttato in mezzo prima dell'intervallo - ricorda il capitano Giordano Dominutti - ci siamo fatti nuovamente infilare: avessimo terminato il tempo in parità, credo che a quest'ora staremmo a raccontare un diverso epilogo. Nella ripresa, contro una squadra attrezzatissima, ci abbiamo provato creando qualche buona occasione, ma va anche detto che Moreno ci ha salvato con un paio di paratone ».
Ha finalmente debuttato Francesco Cappellari (centrale difensivo con conseguente spostamento di Stradi nel ruolo di laterale destro), mentre un paio di colpi proibiti a Dallan (botta all'anca) e Zampa (gomitata in testa, tenuto fuori all'intervallo) hanno costretto mister Leghissa a modificare due terzi della mediana con gli inserimenti di Malaroda e Michelini, se poi vogliamo dirla tutta un atterramento di Frattaruolo a 5' dalla fine avrebbe dovuto essere punito da un direttore di gara piuttosto "casalingo".
Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Il cruccio del Ronchi: manca il gol

RONCHI - 20/10/15 - Un brodino per smuovere la classifica, almeno questa volta il "Lucca" non è stato violato e il Ronchi ha saputo dare la prima - mezza - soddisfazione ai propri sostenitori. Quando non si inquadra lo specchio della porta nonostante qualche ghiotta opportunità per passare non è questione di allenamento o di schemi, in un prossimo futuro servirà più cattiveria all'interno dell'area di rigore avversaria e magari un pizzico di fortuna in più: quelle che sono mancate contro una Pro Cervignano che ha saputo difendere con i denti il risultato iniziale e conservarlo fino al termine nonostante una ventina di minuti passata in inferiorità numerica.
Cinque punti in sei gare rappresentano una media da play-out, l'attuale collocazione degli amaranto, tuttavia è inutile farne una tragedia perchè la squadra è viva e vegeta. «Ci è mancato solo il gol - chiosa l’allenatore Leghissa - e stavolta ci siamo andati parecchio vicino costruendo alcune ghiotte palle gol che poi non abbiamo sfruttato a dovere. Non abbiamo rischiato più di tanto in fase difensiva e finalmente abbiamo smesso i panni del Babbo Natale anticipato. Prendiamoci il punticino e pensiamo a migliorare ulteriormente partita dopo partita».
Terminale del tridente Matteo Airoldi (non aveva i novanta minuti nelle gambe), con Gabrieli e Frattaruolo alle sue spalle, poi è stato inserito Llani ma il succo è rimasto lo stesso: «Abbiamo cercato di creare i presupposti per il gol e da qui dobbiamo ripartire, anche perchè abbiamo in parte riscattato alcune gare poco convincenti. La Pro Cervignano, squadra ben organizzata, ci ha tolto ogni spazio utile, tuttavia dobbiamo applicarci maggiormente (si chiama in causa per primo il centravanti Airoldi, ndr) per perfezionare gli schemi e le idee che il mister ci fa provare nel corso della settimana».  Matteo Marega (da Il Piccolo).

 

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Il Ronchi paga i cali di tensione

RONCHI - 13/10/15 - L'altalena del gol ha premiato un Sistiana fino all'ultimo più furbo e scaltro: non è bastato al Ronchi mettere due volte il muso in avanti, fatidici quei sette minuti conclusivi di paura e follia per arrivare al 3-2 finale per i triestini.
«Una nostra doppia ingenuità il loro 2-2, quando già si era più o meno ai titoli di coda. Su una punizione battuta in velocità, primo errore, non si può regalare a Kocic la massima libertà per agire indisturbato e colpire, e poi il fallo di mani presunto o meno che ci ha affossati. E' vero che la retroguardia quest'anno soffre più del previsto - ammette mister Leghissa - e se vogliamo perchè manca la condizione ottimale (e, aggiungiamo, uno come Cappellari, ndr) in qualche elemento ma è anche vero che negli ultimi otto minuti, quelli nei quali gli avversari hanno saputo ribaltare la situazione, la squadra si è allungata un po' troppo. Ce la siamo mangiata noi con due ingenuità clamorose, inutile girarci intorno. Sbagliamo troppi gol e continuiamo a regalarne ai rivali di turno: la classifica per ora rispecchia fedelmente una mentalità che in questo preciso momento è ancora da definire».
«Questione di disattenzione e probabilmente dopo i vantaggi dovevamo coprirci di più. Sul rigore finale - precisa il mediano Gabriele Dallan - posso dire che poteva fischiarlo oppure no. Rispetto al desolante confronto con il Sant'Andrea c'è stata una netta crescita, ma a quanto pare serve darci dentro ancor di più».  Matteo Marega (da Il Piccolo).

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Il Ronchi non va, Leghissa si arrabbia con i suoi

RONCHI - 06/10/15 - Due sconfitte, pardon indizi, fanno una prova: il Ronchi soffre della "maledizione" del "Lucca". Amaranto ancora malmenati in casa: arrendersi al Gonars poteva anche starci ma perdere con un Sant'Andrea/San Vito che nei precedenti tre incontri era incappato in altrettante sconfitte era qualcosa di impensabile alla vigilia, tanto più che la rete della capitolazione è arrivata quando il team di Leghissa era in superiorità numerica (espulso il centravanti giuliano Tari per reazione su Mislej dopo un contatto con il portiere di casa) e successivamente ogni tentativo di riscossa è rimasto fine a se stesso.
Chi invece ha in mano il polso della situazione e vive gli umori dello spogliatorio con i gradi del comandante supremo sapeva benissimo che si poteva andare incontro ad un'altra figuraccia davanti al pubblico amico: «Nell'allenamento di venerdì sera ho visto i ragazzi spenti, le sensazioni che avevo erano piuttosto negative e i fatti - spiega mister Leghissa - mi hanno purtroppo dato ragione. Purtroppo sono mancati quei due-tre elementi che invece dovrebbero trascinare tutti gli altri, invece siamo sprofondati in una domenica da dimenticare in fretta e furia. La mentalità non si allena, bisogna entrare in campo sempre con la stessa determinazione, che sia la primao l'ultima della classe».
Una rete annullata a Gabrieli dopo un contrasto con il portiere triestino, un tentativo di Dallan, un paio di occasionissime nella ripresa, troppo poco: «Il tridente con Airoldi centrale, Gabrieli a sinistra e Llani a destra piuttosto larghi avrebbe dovuto scardinare una retroguardia battibile, ma così non è stato: le opportunità più grosse le hanno avute difensori e centrocampisti...»  Matteo Marega (da Il Piccolo).

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Un altro punto, piace il Ronchi da trasferta

RONCHI - 29/09/15 - Funzionano gli ingranaggi da trasferta del Ronchi che dopo la scorpacciata all'esordio è andato a prendersi un corroborante punticino in casa della Sangiorgina. Tutto fa brodo, tutto fa classifica quando esci dal campo con un risultato positivo specie lontano dalle mura amiche anche se sul neutro di Torviscosa è rimasta comunque la sensazione di aver lasciato più di qualche rimpianto. Che tradotto in soldoni significa due punti che avrebbero proiettato gli amaranto nella parte sinistra del tabellone a ridosso delle primissime.
«Quando tieni il pallino per settanta minuti, sciupi palle-gol colossali costringendo sulla difensiva gli avversari e ti vedi negare un sacrosanto penalty un po' ci rimani male perché i tuoi sforzi non vengono premiati. Il rammarico è enorme, i complimenti a fine partita del loro mister sono stati la testimonianza della nostra prova di rilievoma questo - laconico il massimo dirigente Stefano Croci - non può bastare: d'ora in poi dovremo essere più accorti e "cattivi" per centrare il bottino pieno».
Ronchi più propositivo nella prima parte, gran gol di Llani su assist millimetrico del sempre più positivo Malaroda a spezzare l'equilibrio, quindi il forcing dei friulani con il pari giunto con una bordata della distanza e il gran finale tutto di marca ospite. «Eccezion fatta per i primi venti-venticinque minuti della seconda frazione nella quale ci siamo abbassati - la spiegazione di mister Leghissa - posso solo elogiare l'intero complesso per come ha saputo comandare per larghi tratti le operazioni. Ci è mancata la necessaria cattiveria sotto porta, a bocce ferme possiamo parlare di due punti persi». Matteo Marega (da Il Piccolo).

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Il Ronchi contro il Gonars con la faccia sbagliata

RONCHI - 22/09/15 -  Un'involuzione inimmaginabile per il Ronchi nell’arco brevissimo di soli sette giorni. Baldanzoso e risoluto in trasferta all'esordio stagionale, molle e titubante nel turno successivo con il Gonars che ha sbancato con pieno merito il "Lucca". Avvio double-face per la truppa di Leghissa che dopo gli elogi si becca i primi fischi, ovviamente figurati perchè bisogna ricordarsi che non siamo nell'ambito professionistico, ma in quello dilettantistico.
«Sapevamo che avremmo avuto di fronte una squadra aggressiva che avrebbe potuto metterci in difficoltà e per questo prendere gol in quella maniera dopo una manciata di minuti ci ha tagliato le gambe. Due errori da circoletto rosso in fase difensiva e due reti sul groppone dopo un quarto di gara, poi abbiamo preso coraggio dimezzando il gap. Anche la terza marcatura - il tecnico amaranto scorre mentalmente il filmato dell'1-3 casalingo - è giunta su contropiede evitabile e la frittata è stata fatta per intero. Ho provato a inserire Frattaruolo al posto di un Gabrieli apparso giù di forma per dare più spinta e freschezza alla nostra azione, ma non è ai singoli che si può imputare la sconfitta. Sono rimasto deluso dalla mancata reazione della squadra intera dopo la prima rete, siamo andati invece letteralmente in bambola».
La retroguardia che in precedenza era apparsa granitica, stavolta si è sciolta come neve al sole. Ma un po' tutti i giocatori ronchesi sono andati al di sotto delle proprie capacità.
«Ogni incontro ha la sua storia, questa scritta nel match contro il Gonars è nata male e finita peggio: i friulani, molto ben organizzati, hanno sfruttato la nostra giornata-no in quanto ad atteggiamento e concentrazione. Salviamo solo il punto della speranza, realizzato da Stradi su situazione di palla inattiva - ammette il centrocampista Gabriele Dallan - poichè testimonia la bontà degli schemi che proviamo in allenamento. E poi, al rientro negli spogliatoi, l'atteggiamento critico e allo stesso tempo costruttivo dei miei compagni che ha denotato la ferrea volontà di continuare a lavorare per migliorarsi: non tutte le sconfitte vengono per nuocere, talvolta possono essere una tappa per un’ulteriore crescita». Matteo Marega (da Il Piccolo).

 

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Il bomber Airoldi: "Il Ronchi è un gruppo"

RONCHI - 15/09/15 - "Tripla" di Matteo Airoldi e il Ronchi spadroneggia nella tana del neopromosso Primorec rendendosi autore del successo più largo della prima giornata di Promozione: debutto coi fiocchi per mister Michele Leghissa alla sua prima esperienza in panchina. «Un gruppo unito si vede anche in campo, e questa gara ne è stata la testimonianza, una vittoria che fa morale - gongola il tecnico amaranto - nella quale ognuno ha portato il proprio mattoncino. Sarcinelli, Buonocunto e Llani da esterno alto i veterani che hanno trascinato gli altri, i giovani Bertugno e Malaroda che si sono disimpegnati alla grande oltre all'autore del tris quelli più in evidenza».
La copertina è ovviamente dell'ex-Juventina reduce da un grave infortunio e da un paio di annate compromesse che vuole assolutamente dimenticare, magari a suon di gol: «sono arrivato l'anno scorso a Ronchi perchè ritenevo fosse il posto giusto dove ricominciare daccapo, se metto a segno qualche rete - minimizza Airoldi - voglio spartirne il merito con i miei compagni che mi mettono in condizione di realizzarla: loro mi hanno sempre caricato nonostante le prestazioni non fossero troppo esaltanti».
Partenza col botto, ve la aspettavate? «Trovo la squadra più matura, l'esperienza di Buonocunto si fa sentire in mezzo al campo e in generale anche i ragazzini più giovani si stanno facendo uomini. Tatticamente siamo più spregiudicati, la rosa è più completa e ci permette diverse soluzioni: sta a noi credere nei nostri mezzi, rispettare tutti e non avere timore di nessuno".
Tre gol e un'intesa ancora da affinare con i compagni di reparto, dove volete arrivare? «Llani e Gabrieli sono persone splendide e poi ottimi giocatori, questo aiuta il nostro rapporto in campo: la fiducia che i nostri compagni ripongono in questo tridente è tanta e noi faremo di tutto per ripagarli. I nostri obiettivi? Dipende da noi, da cosa vogliamo fare da grandi: dobbiamo sempre prenderci le nostre responsabilità, fiducia e coraggio devono sempre accompagnare le nostre prestazioni». Primo, secondo o terzo gol, quale il più importante? «Tra i dilettanti ho appena toccato quota 122, questo tris fa piacere ma non è tutto: il calcio è un gioco e tale deve rimanere. Mi sento un attaccante fortissimo nella vita perchè ho saputo mettermi alle spalle delle esperienze difficili anche e soprattutto a mia moglie Enrica e mia figlia Ginevra, sono loro i gol più belli». Matteo Marega (da Il Piccolo).


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La vittoria del Ronchi buona per l'orgoglio

RONCHI - 08/09/15 - Graffiato per due volte dagli artigli del Falchi Prata all'andata, il Ronchi del nuovo corso esce a testa alta dalla Coppa Italia: ai bisiachi non è bastato il 2-1 maturato sabato al “Lucca” per completare una rimonta che poteva anche starci. Episodi ancora sfavorevoli: all'andata gli amaranto beccarono le due reti in inferiorità numerica (Rebecchi fuori per un colpo) e terminarono in dieci perchè lo stoico Cappellari non ce la faceva più, stavolta una carambola sulla schiena di Michelini ha favorito l'inserimento in fuorigioco di un giocatore pordenonese e addio sogni di gloria. In precedenza, semprenella prima frazione, lo stesso Michelini aveva illuso i suoi dal dischetto (perfetto inserimento di Airoldi su suggerimento di Sarcinelli) mentre nella ripresa un'inzuccata di Stradi ha riaperto le speranze di qualificazione che poi sono naufragate sui rosso a Di Bert (testata) e Bertugno (doppio giallo).
Tanti, troppi i pezzi da novanta fuori per infortuni vari (Gabrieli, Dallan, Dominutti, Cappellari, Frattaruolo e mettiamoci pure Zanolla) che il tecnico Leghissa spera di recuperare per domenica prossima: «Siamo quasi pronti per un campionato nel quale una salvezza anticipata è il nostro obiettivo primario. In questo primo scorcio di stagione, tra amichevoli e Coppa abbiamo cambiato modulo rispetto al passato per ovviare agli arcinoti problemi in zona-gol e stiamo lavorando su schemi e situazioni di gioco per affinare l'intesa delle tre punte: nel mio credo calcistico un attaccante deve stare nella metà campo avversaria senza sprecare troppe energie che poi paghi in lucidità negli ultimi sedici metri».
Sarà quindi un Ronchi votato palesemente all'attacco? "«Abbiamo una retroguardia esperta che da un paio di stagioni risulta tra le meno battute, in una squadra l'equilibrio è il fattore principale e nel 4-3-3 ognuno dovrà recitare la propria parte. Posso contare su una rosa infarcita di fuoriquota, e cito Malaroda, Pelos e Bertugno che sono gli ultimi arrivati, e allo stesso tempo impreziosita da gente piuttosto esperta come Buonocunto, Dallan o Dominutti, vogliamo arrivare alla quota-salvezza al più presto possibile, lanciando allo stesso tempo qualche giovane speranza, come da tradizione a Ronchi». Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Ronchi, scatta la nuova stagione. E' Buonocunto l'uomo in poiù

05 ago 15 - Un mini-ritrovo prima della consueta presentazione ufficiale di fine agosto nella Sala Comunale alla presenza delle massime autorità cittadine e della Figc regionale: domani sera (giovedì 6 - ndr) al Nuovo Bar Acli (19.30) verrà svelato il volto del Ronchi Calcio e della formazione Juniores. Sarà un incontro conviviale fra giocatori, dirigenti e tifosi prima dell'inizio della preparazione in vista del prossimo torneo di Promozione fissato per il 10 agosto con Michele Leghissa e Alessandro Vitturelli (sulla panchina della squadra giovanile) pronti al loro primo giorno di scuola: i due tecnici saranno affiancati dal preparatore Denis Miniussi e dal preparatore dei portier iRenzo Marassi.
Un'unica sostanziale novità per il team del presidente Croci con l'ex Sevegliano Luca Buonocunto (trascorsi anche a Monfalcone, Cjarlins, Manzanese, Mezzocorona e Itala) chiamato a mettere tutto il suo carisma e la sua sapienza tattica a disposizione del gruppo in una mediana nella quale il pieno recupero di Zanolla dovrebbe essere un ulteriore valore aggiunto. Confermato in blocco il parco giocatori dell'anno scorso con i vari Dominutti, Sandrigo, Stradi (per citare i più longevi in casacca amaranto) a formare lo zoccolo duro: con loro Cappellari e Dallan, che le sirene del mercato estivo non sono minimamente riuscite a tentare, e gli avanti Airoldi e Llani: con loro dovrà interagire Luca Gabrieli, desideroso di riscatto dopo un'annata passata ai margini.
«Pur con un solo autentico movimento in entrata siamo più che soddisfatti, anche perchè ci sono moltissimi giovani in rampa di lancio per la formazione maggiore. L'arrivo del "Cunto" darà un'ulteriore spinta a tutto il movimento, sopratutto a quello dei giovani, pensiamo possa rappresentare un punto di riferimento sul campo. Qualche uscita c'è stata soprattutto per i fuoriquota impossibilitati a trovare spazio, una parola la spenderei - aggiunge il vicepresidente Tuni - per Piero Colautti che vestirà la casacca del Mladost ma sappiamo benissimo che la maglia del Ronchi è per lui una seconda pelle, prima o poi le nostre strade si ricongiungeranno.  Matteo Marega (Il Piccolo)

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Ronchi, paure fugate in un quarto d'ora

RONCHI - 12 mag 15 -  Un quarto d'ora per scacciare le residue paure poi un sicuro controllo del match: il Ronchi risolve senza patire oltre il lecito la pratica play-out ricacciando in Prima categoria una Torreanese nettamente inferiore come volevasi dimostrare sbirciando in classifica quei sette punti in più racimolati nell'intera stagione da Dominutti e compagnia. Amaranto sani e salvi a culmine di un tragitto non proprio sereno in taluni momenti, sarebbe stato comunque inconcepibile per questa squadra animata da un cuore grande così abbandonare una Promozione che rimane il suo habitat naturale. Veneziano (a bordo campo per via della squalifica allungatagli fino in giugno) ha optato per un 4-4-1-1 con un paio di interpreti nuovi di zecca rispetto alle ultime apparizioni: dentro Leghissa che non si vedeva in campo da mesi a far legna in mezzo al campo con conseguente arretramento di Dominutti al centro della difesa per sopperire all'assenza forzata di Cappellari e pure Llani a far da punto di riferimento avanzato con Airoldi inizialmente in panchina. «Siamo partiti concentratissimi, sapevamo che era assolutamente vietato sbagliare ogni singolo intervento, ogni singolo pallone se volevamo evitare di complicarci enormemente la vita. La Torreanese ha provato logicamente a metterla sull'aggressività sin dalle battute iniziali perchè necessitava di un unico risultato - è evidente la gioia sul volto del "portafortuna" Andrea Zanutel che ha fatto le veci di Veneziano in panchina -ma si sono trovati di fronte un Ronchi altrettanto determinato che non ha voluto accontentarsi del pari.Una volta passati a condurre con una prepotente capocciata di Stradi su angolo guadagnato da Rebecchi abbiamo tamponato in ogni zona del campo e per l'estremo Sandrigo c'è stata solo l'ordinaria amministrazione.
Nella ripresa l'innesto di Airoldi per un Dallan che, reduce da una noia muscolare aveva speso tutto, è stata una mossa più che azzeccata in quanto il nostro attaccante ha sfornato unarete da cannoniere di razza anticipando tutti con un sinistro al volo su traversone nato dalla premiata ditta Bibalo-Sarcinelli ».A quel punto sugli spalti è partita la festa anche perchè i friulani sono rimasti subito in inferiorità numerica per finire addirittura in nove uomini.
«Una salvezza che premia questo gruppo che ci ha fermamente creduto anche nei momenti più bui, una società sempre vicina alla squadra a partire dal presidente Croci fino - gli elogi di Zanutel alla "famiglia" amaranto - all'ultimo dei collaboratori». Matteo Marega (da Il PIccolo)


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Il Ronchi si aggrappa alla difesa per conquistare la salvezza

RONCHI - 06 mag 15 - L'ultima pedalata va a vuoto, il Ronchi avrà bisogno di un altro giro per rimanere sulla pista della Promozione: domenica prossima al "Lucca" servirà l'ultimo colpo di reni per evitare la beffa colossale. Situazione chiara alla vigilia dell'ultima tornata, imporsi sul sintetico di un Trieste Calcio privo di stimoli particolari per vanificare un eventuale successo della Sangiorgina a Torreano. Nè l'una, con i giuliani che nell'ultimo quarto d'ora hanno infilato per due volte Sandrigo, nè l'altra opzione con la formazione della Bassa a rispettare il pronostico per scavalcare in graduatoria gli amaranto lasciando loro il "pegno" del play-out proprio con la Torreanese. Fondo di gioco non consono e pressione psicologica per una prima frazione all'insegna dell'equilibrio, dopo l'intervallo i ronchesi aumentano i giri (anche per l'arrivo di notizie ostili) andando vicinissimi alla marcatura con Bibalo e Rebecchi prima di cedere nell'ultimo quarto d'ora al cospetto di un Trieste Calcio sicuramente più forte, astuto e smaliziato (e i colpi proibiti presi da Sarcinelli e Cappellari in contrasti non puniti dalle decisioni arbitrali lo dimostrano). «Complimenti al Trieste Calcio che si stava giocandosi il campionato nel derby con il San Luigi, - non è un lapsus bensì l'amara constatazione di Zanutel, in panchina per la squalifica di Veneziano - speravamo di trovarli più arrendevoli ma in ogni caso sapevamo che la salvezza diretta doveva essere farina del nostro sacco. C'è molto da recriminare in un torneo davvero equilibrato, dalla quinta in giù, nel quale qualche buon exploit contro le big è stato inficiato dai troppi punti persi contro le dirette concorrenti. E la fatica immane nel centrare quel rettangolo delimitato dai legni è stata ancora una volta il nostro punto debole. L'umore è quel che è per novanta minuti nel quale abbiamo dato tutto uscendo dal campo con un pugno di mosche in mano, siamo fortificati dal fatto che tutti ci credono e ci crederanno fino in fondo perchè abbiamo perso una battaglia ma ne avremo di fronte una benpiù decisiva».
Se il reparto avanzato ha la peggior media della Promozione (14 reti totali), in una finale secca nella quale puoi permetterti il pari al termine dei supplementari molto se non tutto dipenderà dalla difesa: e qui il Ronchi potrà dormire sonni tranquilli perchè l'apparato arretrato (30 reti incassate) è il quarto meno perforato del gruppo, basterà? Matteo Marega (da Il PIccolo)


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Ronchi: verdetto rimandato agli aultimi novanta minuti

RONCHI - 29 apr 15 -   Tutto rimandato agli ultimi, incandescenti, 90 minuti: Ronchi e Sangiorgina (a -1) dovranno attendere ancorauna settimana per sapere se festeggiare la salvezza diretta o passare attraverso i play-out. Servivano obbligatoriamente i tre punti contro un agguerrito (chissà perché...) ma poco pungente Valnatisone, e gli amaranto di riffa o di raffa ce l'hanno fatta sugli sviluppi di un penalty calciato da Sarcinelli che Dallan ha concretizzato dopo la respinta del portiere friulano.
«Siamo riusciti a contenere i nostri avversari anche se a dire il vero non si sono mai presentati pericolosamente dalle parti di Sandrigo, da parte nostra - spiega talismano - Zanutel che ha sostituito in panchina lo squalificato Veneziano - buone opportunità senza chiuderla, patendo quindi fino all'ultimo istante di un lunghissimo recupero: bastava tenere questo approccio anche nel match precedente con il Costalunga e a quest'ora...» «Successo fondamentale ma non decisivo. Potevamo chiudere con abbondante anticipo la pratica, - parla il match-winner Gabriele Dallan - quello che contava realmente erano solo i tre punti. Dietro non si sono fermati quindi non è finita: domenica prossima nella tana del Trieste Calcio dovremo riproporre la stessa mentalità per imporci senza badare a quello che farà la Sangiorgina». Matteo Marega (da Il PIccolo)


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Il Ronchi tiene il vantaggio sulle inseguitrici

RONCHI - 21 apr 15 -   Una salvezza in un pugno. Parafrasando una celeberrima canzone di Celentano, il Ronchi ha ancora nelle proprie mani la permanenza diretta in Promozione nonostante lo scialbo pari ad occhiali interno con il tranquillo Costalunga: un punticino su Aurora e Sangiorgina, 4 su Torreanese e Muggia è già un qualcosa su cui aggrapparsi. Questo è il bicchiere mezzo pieno, ma se guardiamo a quello mezzo vuoto c'è da rammaricarsi per non aver aumentato il divario alla luce di un rivale sulla carta abbordabile poichè privo di grosse motivazioni. Veneziano ha dovuto al solito fare la conta per proporre un 4-4-1-1 che è diventato ben presto un più offensivo 4-3-2-1 con Frattaruolo e Llani a sostegno di Airoldi per poi osare ancor di più nella ripresa, quando la clessidra scorreva verso il 90', con il trio Dallan-Frattaruolo-Airoldi e una mediana irrobustita con Zampa e Zanolla. «Prima frazione senza sussulti, zero tiri in porta. Solo dopo l'intervallo c'è stata più intensità da parte nostra - ammette il centrale difensivo Francesco Cappellari - cheha portato solo ad un paio di conclusioni di una certa pericolosità. Teniamoci buono il flebile vantaggio sulle inseguitrici anche perchè nelle condizioni nelle quali eravamo messi, con le assenze dei vari Magri, Bibalo e Sarcinelli con altri giocatori che hanno giocato con antidolorifici per gli acciacchi, poteva finire anche peggio. Reti non ne abbiamoi ncassate ed è un dato di fatto però non siamo stati in grado di creare grattacapi ad una squadra alla nostra portata».  Matteo Marega (da Il PIccolo)


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Il Ronchi vede la salvezza

RONCHI - 14 apr 15 - Scatto in avanti e pole-position per la salvezza diretta. Approffittando del pari tra Sangiorgina e Aurora, il Ronchi vanifica pure le contemporanee vittorie di Muggia e  Torreanese portandosi a +3 tre dalla zona play-out con il colpaccio a Sevegliano: a 3 tornate dalla conclusione è un discreto margine. Squadra corta e compatta che Veneziano ha schierato con l'albero di Natale chiedendo ai tre frombolieri più avanzati (Frattaruolo e Llani dietro ad Airoldi) di sacrificarsi in fase di contenimento, e non a caso dalle parti di Sandrigo i friulani non si sono praticamente visti. Capitan Dominutti ha ritrovato la sua collocazione naturale quale baluardo difensivo assieme a Cappellari, mentre il trio Luca Veneziano-Bibalo-Dallan formava la cerniera a metà campo. Qualche occasione di poco conto da ambo le parti nel contesto di un match abbastanza chiuso ed equilibrato, prima dell'unghiata del '97 Antonio Frattaruolo che ha deciso a metà ripresa: «Tutto è nato da un'iniziativa in verticale di Llani che ha messo sui piedi di Airoldi un pallone filtrante tanto da ritrovarsi uno contro uno con il loro guardiano appena all'interno dell'area. Nel rimpallo tra il nostro attaccante e l'estremo Bon - ricorda il match-winner - ne è scaturito un rimpallo con il pallone che è finito dalle mie parti e non ho fatto altro che insaccarlo».
È la seconda rete consecutiva per il giovane che bissa quella, sempre in trasferta, con il Muggia: «In questi ultimi mesi ho acquisito più sicurezza rispetto alle prime apparizioni e sto giocando con più continuità; e poi, partendo in posizione più accentrata, riesco a procurarmi qualche inserimento in più. Adesso non dobbiamo rilassarci, nè senza soffermarci a guardare quello che succede là dietro».  Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi rimane in piena bagarre salvezza

RONCHI - 24 mar 15 - Un passo avanti e uno indietro. Il Ronchi rimane nel limbo di una bagarre salvezza che perde verosimilmente un paio di contendenti (Costalunga e Valnatisone) volate via con un margine rassicurante ma che rimane accesissima per via di una classifica cortissima: dai 26 punti dei bisiachi virtualmente salvi ai 20 della Torreanese sono rimaste in lizza in sei per un posto in paradiso, quattro in purgatorio e uno all' inferno. Quasi indolore, insomma, la battuta d'arresto di sabato con la Juventina perché stava nella logica delle cose e perché là sotto non si sono praticamente mosse. «Sicuramente avevamo di fronte un avversario più forte e quadrato di quanto non lo fosse il Muggia nel turno precedente, ma lo 0-2 finale - le considerazioni del capitano amaranto Dominutti - é bugiardo. Nessuno si sarebbe dovuto scandalizzare se il match si fosse concluso in parità, gli episodi chiave ci sono stati avversi e solo la loro maggiore precisione sotto porta ha fatto la differenza».
Il gol, ancora una volta illustre sconosciuto dalle parti del "Lucca": e dire che inizialmente Llani, poi Stradi (traversa a porta vuota) e nel recupero ancora Llani (rigore fiacco) hanno avuto opportunità eclatanti per un epilogo ben diverso. «Purtroppo - parla il presidente Croci - ci è mancata per l'ennesima volta la necessaria cattiveria sotto rete, il nostro tallone d'Achille ».
Calendario alla mano, e con qualche pedina da recuperare pienamente (sabato un po' di minutaggio per Zanolla, dopo la sosta si dovrebbe rivedere anche Leghissa), ecco che il Ronchi può guardare con un cauto ottimismo a una salvezza che sta tutta nelle proprie mani, anzi, nella propria testa. Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Con Frattaruolo e Airoldi a segno l'operazione sorpasso

RONCHI - 24 mar 15 - Stavolta il Ronchi alza la mano e risponde "presente". Per essere precisi le mani alzate sul rettangolo del Muggia sono state più di una, almeno undici: ognuno degli atleti impiegati da Veneziano nello scontro salvezza che avrebbe potuto segnare irrimediabilmente il futuro degli amaranto in caso di sconfitta (dopo quelle rimediate nei testa a testa con Cormonese e Gonars) ha tenuto fede alle consegne e agli ordini di scuderia portando il proprio mattoncino alla costruzione di un successo basilare, anche se ci sono altri cinque piani da erigere da qui alla fine della competizione. «Serviva una partita con mentalità, cuore e polmoni. Abbiamo dimostrato che si può vincere anche in piena emergenza, nonostante - precisa il centrale difensivo Francesco Cappellari - l'avversario fosse modesto: la differenza sta tutta nella voglia con la quale si scende in campo per perseguire il fine, avanti tutta a cominciare dal prossimo allenamento». Il baby Frattaruolo, al primo centro tra i grandi, e un Airoldi - unico punto di riferimento avanzato - assolutamente ritrovato (ma per lui anche un doppio giallo evitabile) gli autori materiali del raid esterno: staccati di tre punti i giuliani, Aurora e Sangiorgina superate in un solo colpo. «Prestazione attenta, l'applicazione e la voglia - conferma mister Veneziano - hanno fatto pendere l'ago della bilancia. Ronchi audace contro una rivale apparsa sotto tono, ma ora ci attendono altri cinque spareggi e sarà dura se non adotteremo lo stesso atteggiamento, credendo fermamente nei nostri mezzi e sacrificandoci al massimo». E magari il rientro di Bibalo, Llani o qualche infortunato potrá aiutare...  Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi non perde la speranza. "A Muggia sarà una vera finale"

RONCHI - 18 mar 15 - Sfortunato, ma altrettanto limitato. Uscendo a mani vuote da uno scontro diretto per la seconda volta di fila, per il Ronchi suona l'allarme rosso. La malasorte di vivere questo momento decisivo  del campionato con diverse pedine fuori uso non può dipendere dalla propria volontà ma va iscritto alla voce "fato", se poi la situazione viene aggravata dalle proprie colpe (i tre turni di squalifica rimediati da Bibalo e i due da Llani) allora c'è una vena di masochismo. Dopo la debacle di Cormons niente riscossa immediata bensì un tonfo ancor più clamoroso poiché giunto tra le mura amiche e perpetrato da un Gonars che non ha fatto poi molto per violare il "Lucca" in una sfida dominata dalla paura di perdere: di solito chi segna per primo vince e chiedere agli amaranto di buttarla dento è, di questi tempi, chiedere un autentico miracolo. «Un'occasionissima per Airoldi più un altro paio di situazioni da gol non possono bastare, come non può bastare quanto stiamo facendo: subita la rete ci siamo sciolti. L'anno scorso siamo usciti dagli inferi - ricorda il vice presidente Michele Tuni - grazie a tanta voglia e determinazione, adesso servirà ancora di più. Possiamo ancora dire la nostra, abbiamo fiducia in questo gruppo che a Muggia dovrà giocarsela come una finale diChampions League». Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Dopo la brutta sconfitta Veneziano accusa: "Troppo molli"

RONCHI - 11 mar 15 -  Qualche assenza di troppo e un arbitraggio giudicato in casa amaranto piuttosto "casalingo" e per il Ronchi è stata notte fonda nel match-verità di Cormons: occasione persa per l'undici di Veneziano che rimette in corsa una diretta concorrente rimanendo a -2 dalla quota-salvezza. «Prestazione piatta, molle, priva di quegli attributi necessari a una pericolante. In uno scontro fondamentale abbiamo regalato un tempo ma non ci possono essere alibi per un atteggiamento troppo superficiale da parte di tutta la truppa. E' finito il tempo delle chiacchiere, ora - tuona il vicepresidente Michele Tuni - servono i fatti e quindi meno parole e più abnegazione, grinta e voglia di vincere. E non è lecito ammettere l'alibi delle tante defezioni (Dallan, Bibalo, Airoldi e Michelini su tutti, ndr) perché anche la Cormonese era priva di qualche pedina nè, tantomeno, quello di una direzione di gara che ci ha penalizzati: quelli che vanno in campo hanno la nostra fiducia e quindi sappiamo, pur con tutti i limiti del mondo, di poter essere competitivi almeno con le formazioni di bassa classifica. E poi qualche comportamento, vedi l'espulsione a bocce ferme di Llani che segue quella di Bibalo nel turno precedente, sono situazioni da evitare». Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Un Ronchi  poco spregiudicato

RONCHI - 25 feb 15 - Nell'economia di una lotta per la sopravvivenza più che ingarbugliata e che verosimilmente si risolverà negli ultimi istanti di campionato, l'effetto yo-yo coinvolgerà un po' tutte le duellanti. Anche il Ronchi corre sul filo di nylon che una settimana sale e l'altra scende, a seconda della forza centrifuga procurata dai risultati di giornata: nello scontro diretto con la Sangiorgina si poteva volare nuovamente in alto agganciando gli stessi friulani e il Costalunga a quota 25, ma il nulla di fatto scaturito al "Lucca" assume ancora una volta i connotati del grande rimpianto. «Il gruppone è nutrito e la forbice che divide le varie squadre è stretta. Per l'ennesima volta parliamo di punti lasciati per strada e rimpianti - sibila il vice-presidente Michele Tuni - e le partite cominciano ad assotigliarsi. Non dobbiamo accontentarci più del punticino uscendo da questa "stitichezza realizzativa" che ci attanaglia anche perché abbiamo recuperato la solidità difensiva (solo una rete subita negli ultimi sei incontri, ndr): è ora di cambiare passo anche là davanti agendo con spregiudicatezza e convinzione nei nostri mezzi tecnici, tattici e soprattutto caratteriali. Sull'occasione di Airoldi la panchina era già scattata tutta in piedi, un peccato sopratutto per il ragazzo che ha lavorato duramente per riprendere una discreta condizione fisica: ha solo bisogno di ritrovare il feeling con il gol, sarà la nostra arma in più per il rush finale».
Airoldi, finalmente si è composto con Llani quel tandem finora solo virtuale, ha avuto sui piedi l'opportunità più grossa in un match privo di grandi emozioni con qualche folata dei friulani (particolarmente reattivo è atteso Sandrigo in almeno un paio di circostanze) alle quali sono giunte puntuali le repliche amaranto a dire il vero non troppo pepate: partita confusionaria con qualche punta di nervosismo che è costato caro a Bibalo, pizzicato dall'arbitro in flagranza di reato per essersi fatto giustizia da sè: segnali non positivi per una compagine che dovrà tirare fuori le unghie per salvarsi.  Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Il Ronchi si accontenta e torna a galleggiare

RONCHI - 18 feb 15 - Un punto che fa media inglese, che fa classifica e che riporta il Ronchi al di sopra della zona che scotta: il pari a occhiali sul terreno di una diretta concorrente, la Torreanese, è di quelli che valgono oro colato. Anche se i risultati degli anticipi, e quelli domenicali, avrebbero potuto essere capitalizzati maggiormente con un raid esterno: «Avessimo osato di più a livello mentale, il balzo in avanti poteva divenire decisamente più lungo, ci siamo forse accontentati», la tesi del vice presidente Michele Tuni. Mister Veneziano ha preparato la sfida occupando minuziosamente tutto lo scacchiere, dato che non ci sarebbero stati troppi spazi sulle corsie esterne ha preferito piazzare due linee (un 4-1-4-1) strette e robuste per chiudere i varchi e nel contempo mandare i centrocampisti allo sbaraglio con Airoldi (ottima la sua prova) a sgomitare là davanti per facilitare gli inserimenti da dietro.
La spina dorsale degli amaranto ha tenuto in piedi tutto il complesso, attenti e precisi i due centrali difensivi Cappellari e Stradi, insuperabile capitan Dominutti davanti a loro con Zampa e soprattutto Dallan (il migliore in campo in senso assoluto) a dettar legge in mezzo al campo, ma un po' tutti hanno fatto appieno il loro dovere, anche Sandrigo che in un paio di circostanze non si è fatto sorprendere dalle folate di Zufferli che è l'unico friulano ad averci provato con una certa pericolosità. Positivo l'apporto di tutti i fuoriquota utilizzati, oltre a Zampa anche Luca Veneziano e Frattaruolo (utilizzato nella ripresa, non era al meglio per via dell'influenza) hanno risposto presente.
«Questa è quella continuità di cui abbiamo bisogno, che si ottiene - riprende Tuni - solo con prestazioni attente e determinate nella quale ognuno dà una mano al proprio compagno: lo spirito del Ronchi deve essere quello del gruppo davanti a tutto». E con il rientro dalla squalifica di Llani e i recuperi degli esperti mediani Leghissa e Zanolla non si può che migliorare perchè le opzioni per Veneziano aumenteranno. Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi si toglie una soddisfazione verso la salvezza


RONCHI - 11 feb 15. Il Ronchi miete un'altra vittima illustre e rivitalizza una graduatoria ancora non in linea con i propri obiettivi che rimangono quelli della permanenza in Promozione. Il risicato, sofferto e meritato golletto con il quale il team di Veneziano ha messo sotto un San Giovanni a dir poco irriconoscibile lancia la truppa bisiaca a quota 21 con relativo aggancio a Valnatisone e Aurora in pieno equilibrio sulla corda che a fine anno sancirà salvezza o spareggi. Dopo Trieste Calcio e recentemente San Luigi in trasferta, ecco un acuto di quelli fragorosi al "Lucca" grazie al match-winner Gabriele Dallan. «Quello del rifinitore non è propriamente il mio ruolo, ma mi sembra che mi stia adattando a dovere nonostante qualche movimento debba essere ancora automatizzato. Quello che importa è l'atteggiamento giusto e l'impegno del collettivo - Dallan mette giustamente il gruppo in primo piano - perché ogni partita fa storia a sè e come abbiamo capito i risultati arrivano solo quando siamo ampiamente determinati a centrarli, al contrario possiamo andare in difficoltà anche con rivali maggiormente alla nostra portata». da Il Piccolo)

 

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Solo un punto, ma il Ronchi mantiene le promesse

RONCHI - 27 gen 15. Un mezzo passo indietro che comunque serve a dar fiducia a un Ronchi alla perenne e frenetica ricerca di continuità nei risultati. Va in archivio a denti stretti questo nulla di fatto contro un'Aurora Buonacquisto scesa al "Lucca"con la chiara vocazione del primo non prenderle e poi chissà. E quel "chissà" si era quasi materializzato nella prima parte ma un grande intervento dell'attento Sandrigo (con l'aiuto del palo) lo ha smaterializzato. «Paradossalmente l'occasione più ghiotta è stata dei friulani, quantomeno nella ripresa abbiamo avuto un maggiore predominio territoriale senza però creare grossi grattacapi al loro portiere se non in situazioni di mischia. Non dobbiamo minimamente pensare di aver lasciato due punti per strada - il commento del vice-presidente Michele Tuni - nonostante una prestazione meno brillante e dinamica rispetto a quella di sette giorni addietro, non era così semplice venire a capo di questa matassa rivelatasi più che intricata.
Avremmo firmato anticipatamente per quattro punti tra San Luigi e Aurora e sono arrivati, anche se inversamente alle previsioni. Continuiamo a correre con le nostre gambe senza guardarci indietro, senza pensare a chi ci è dietro o davanti concentrandoci domenica dopo domenica sulla rivale di turno: ci attendono dodici finali da affrontare singolarmente».
Il tecnico Veneziano ha riproposto il 4-4-1-1 che al momento gli offre maggiori garanzie con Dallan dietro a Llani terminando nell'ultimo quarto d'ora con un più offensivo 4-3-3 con Frattaruolo e Llani sugli esterni e Airoldi centrale ma non c'era modo di sfondare. E Airoldi e Zanolla stanno lentamente recuperando il ritmo-partita dopo i rispettivi infortuni, notizia confortante perchè le soluzioni tattiche aumenteranno.  Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Il Ronchi fa l'impresa e il mister torna a casa a piedi

RONCHI - 20 gen 15.  Un fioretto, quello della vigilia di un match quasi impossibile, portato a compimento camminando (per quasi quattro chilometri) tre metri sopra il cielo: è quello che hanno fatto mister Veneziano e il vice-presidente del Ronchi Tuni al termine del clamoroso successo degli amaranto nella tana del San Luigi. Da via Felluga in stazione a Trieste a piedi e ritorno a casa in treno, e chissà cosa si inventeranno in caso di salvezza. «Andare a sbancare la tana del San Luigi non è impresa da poco, ma i ragazzi hanno dimostrato contro l'imbattuta capolista che possono assolutamente giocarsela alla pari di chiunque, e che l'aria fosse cambiata - sostiene Tuni - lo avevamo capito prima della sosta regolando il Trieste Calcio». Partita "quasi" perfetta degli amaranto che hanno ingabbiato le bocche da fuoco biancoverdi per merito di una difesa pressochè insuperabile (Cappellari in versione "monstre" con capitan Dominutti al centro, ben spalleggiati dalla "cavalleria veloce" Stradi e Magri, pronti a chiudere i varchi ben coadiuvata da una mediana funzionale con Leghissa piazzato davanti alla difesa e gli scudieri Dallan e Zampa a mordere chiunque con gli esterni Sarcinelli e Frattaruolo diligenti ai lati in copertura ma allo stesso tempo abili e scaltri nelle ripartenze. Impresa materializzatasi grazie allo spunto dell'implacabile Llani con un sinistro chirurgico a una decina di minuti dallo scadere: «questa tappa deve farci capire che nessun risultato ci è precluso a patto che mettiamo in campo - continua a ripetere il nocchiero Veneziano - coraggio, corsa, concentrazione e la giusta cattiveria calcistica. Tutti indistintamente hanno messo la giusta mentalità a cominciare dai contrasti: cominciamo a prepararci con puntiglio per il prossimo impegno inquadrando nelle nostre "testoline" il vocabolo continuità».  Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Ronchi, pagata a caro prezzo la mancanza di esperienza 

RONCHI - 13 gen 15. Per quasi un tempo, è quel “quasi” che fa la differenza, il Ronchi ha tenuto il campo a testa alta al cospetto dell’inarrivabile Torviscosa. E come spesso accade la qualità e l’esperienza dei più forti ti possono punire alla minima incertezza per rivoltare le carte. E così dal possibile 2-1 (in precedenza una percussione centrale di Dominutti aveva vanificato la rete friulana di Godeas) fallito da Llani, gli amaranto si erano forse illusi di poterla fare franca addormentandosi in massa su un pallone vagante in area sul quale Veneruz è rimasto ben più sveglio per battere Mbengue.
«Una rete che ci ha letteralmente spezzato le gambe alla quale è seguita, subito dopo il rientro in campo, l’ingenuità o per meglio dire il peccato di inesperienza di Comar che ha subìto il secondo giallo nel tentativo di fermare un avversario. Regalare un uomo a una squadra di quel calibro è come arrendersi anticipatamente, tanto che il Torviscosa ha controllato a proprio piacimento mettendone a segno altri due. Purtroppo talvolta difettiamo in quelle prerogative tipiche delle squadre che debbono salvarsi - il commento del vice-presidente Tuni -, ossia mentalità nell'arrivare per primi sul pallone costi quel che costi e massima concentrazione nelle diverse giocate. Teniamo assolutamente in memoria quanto di buono abbiamo saputo esibire per 44’ nei quali non abbiamo patito alcun timore nonostante avessimo di fronte un’antagonista obiettivamente più forte».
Qualche assente o qualche giocatore febbricitante di troppo ha costretto mister Veneziano ad affidarsi all'ultimo arrivato Dallan per dar manforte a Llani in attacco in un 4-4-1-1 nel quale l'ex Ufm fungeva da centrocampista aggiunto con licenza di proporsi: in attesa del miglior Airoldi era l'unica soluzione plausibile. Matteo Maretga (da Il Piccolo)


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Il Ronchi si ritrova, quota salvezza più vicina

Un atteggiamento mentale fortemente e finalmente propositivo fa rima con tre punti cercati e voluti a tutti i costi, nonostante l'avversario fosse un certo Trieste Calcio, quarta forza della Promozione. Il Ronchi non ha certamente risolto i patemi di una graduatoria ancora avara (la quota salvezza si è comunque avvicinata a due lunghezze) ma la botta di fiducia ricevuta nell’ultima tornata è di quelle che ti fanno lavorare con maggiore tranquillità durante la sosta e che ti ricaricano anche a livello psicologico per ripresentarti ai nastri di partenza con rinnovata fiducia.
Partita decisa da un acuto di Salvatore Sarcinelli a inizio ripresa, una marcatura che lo riscatta da quell’errore dal dischetto di qualche settimana addietro con il Sevegliano: «E’ stata una gara combattuta alla pari contro una squadra attrezzata che si poteva decidere con un singolo episodio: l'esperienza di Leghissa affiancato da un monumentale Dominutti e la ritrovata solidità nelle retrovie grazie all’apporto di Cappellari hanno fatto il resto». Veneziano ha spedito nella mischia tutti i nuovi arrivati (Francesco Cappellari nelle retrovie con Stradi, Leghissa in mediana e Di Bert alle spalle di Llani) e ora potrà avvalersi della duttilità dell'ex-Ufm Dallan.
«Abbiamo giocato da squadra, vittoria che fa morale. Ho cercato di trasmettere la mia mentalità e la voglia di lottare al 110% su ogni pallone ai compagni - buona la “prima” per Francesco Cappellari -; ora spetta a noi prepararci puntigliosamente durante la pausa e ripresentarci al meglio a livello fisico per affrontare quindici autentiche finali. Ho scelto Ronchi rinunciando a offerte economicamente ben più vantaggiose perché qui sono cresciuto e conosco quasi tutti, è un ambiente molto familiare».  Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Il Ronchi pronto a rinforzarsi sul mercato

E’ un momentaccio, inutile negarlo. Nel suo mese horribilis (da metà novembre ad oggi) il Ronchi ha collezionato quattro battute d’arresto consecutive rimanendo fermo a quota 11 e quindi in piena bagarre play-out: lontani i tempi nei quali risultati positivi o meno si alternavano e, pur nei propri limiti, gli amaranto galleggiavano tranquillamente al di fuori della zona che scotta. Adesso la situazione si è fatta preoccupante (solo la Cormonese sta sotto) e la sconfitta in casa del Valnatisone ha contribuito ulteriormente alla discesa verticale.
Quali le soluzioni? «La società si staguardando intorno e se c’è da intervenire sul mercato lo faremo con un paio di nuovi innesti. E’ chiaro che dobbiamo dare un segnale netto alla squadra - dice il vicepresidente Michele Tuni - perché un eventuale sacrificio è sinonimo del fatto che nessuno di noi ha la minima intenzione di abbandonare la categoria. Dobbiamo tenere duro e tentare di venirne fuori da soli». Nelle Valli si sarebbe potuto portare a casa una minestrina (leggi 0-0), ma alla fine chi segna ha sempre ragione e per gli amaranto il gol resta un illustre sconosciuto: «La colpa, se così vogliamo chiamarla, non è solo degli attaccanti: servirebbero più inneschi, più traversoni, un po’ tutto di più», l'amara sintesi di Tuni. Va comunque ricordato che Veneziano non ha ancora potuto trovare la quadratura per gli innumerevoli infortuni (Dominutti, Blaserna dietro più Leghissa all’ultimo momento in mezzo al campo oltre allo squalificato Stradi) con la retroguardia ancora una volta gioco forza modificata: davanti a Mbengue l'inedita coppia Bibalo-Rebecchi con Sarcinelli e Magri (entrambi in condizioni fisiche precarie) sugli esterni. Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi dei giovani piace nonostante la sconfitta

RONCHI - 03 dic 2014 - Minuto 86, un click e via. Uno scatto, quello di Giulio Marocco e le due foto che escono dalla Polaroid di Costalunga-Ronchi sono contrastanti: a colori quella dei giuliani, più in nero che in bianco quella dei bisiachi. Un errato retropassaggio di Stradi sul quale il portiere Sandrigo non è riuscito a metterci una pezza, condanna gli amaranto a una sconfitta amarissima per i tempi nei quali è maturata: nessuno butti la croce sul difensore, sia chiaro, dopo un anno di inattività e la convivenza con una fastidiosa pubalgia Andrea Stradi va solo ringraziato. «Fin lì aveva fatto bene, quello sciagurato retropassaggio - il vice presidente Tuni è l'avvocato difensore - fa molta rabbia. Succede. Confortante, invece, quello che i giovani hanno lasciato intravvedere anche e soprattutto in prospettiva: se alla vigilia avevamo qualche perplessità, ogni dubbio è stato fugato con ben quattro fuoriquota nell'undici di partenza». Zampa, Frattaruolo e Dessabo avevano già fatto intravvedere il loro potenziale, all'esordio da titolare anche Comar si è fatto valere nel ruolo di laterale difensivo mentre Merlo e Montena, altri due debuttanti subentrati a partita in corso, avranno ulteriori occasioni per mettersi in mostra.  Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Ronchi, limiti oggettivi nella rosa. E la lotta salvezza sarà durissima

RONCHI - 25 nov 2014 -  Prevenire è meglio che curare. Il terzo tonfo consecutivo - 0-2 con il Sevegliano - non inguaia definitivamente il Ronchi (regge un esile +1 sulla coppia Torreanese-Muggia) ma lascia aperti inquietanti scenari ai quali i bisiachi non vogliono nemmeno pensare: l'anno scorso arrivò una salvezza sudatissima e senza play-out ma in questa Promozione i valori appaiono più livellati e la coda degli spareggi non è un'ipotesi trascurabile. «E’ necessario un esame di coscienza da parte di tutti, giocatori, staff tecnico e dirigenziale per venire a capo di questo momentaccio. Non puòe ssere sempre questione di sfortuna - l'analisi del vice- presidente amaranto Michele Tuni -, anche perché ci sono dei limiti oggettivi sui quali dobbiamo lavorare ancor di più. Nessun appunto sull'impegno dei ragazzi quando hanno cercato di raddrizzare il risultato seppure con poca lucidità, ma scoccia quell'approccio inguardabile con quei sette-otto minuti nei quali abbiamo rischiato a ripetizione prima di beccare il golletto che ci ha scombussolato i piani». Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Ronchi, flessione alla distanza. Buona prova

RONCHI - 18 nov 2014 - Due situazioni di palla inattiva hanno condannato un discreto Ronchi a cedere le armi dinnanzi ad una Juventina che viaggia con il vento in poppa. Pressing alto degli amaranto per quasi un'ora con le bocche da fuoco goriziane ben controllate dall'attenta retroguardia di Veneziano: Stradi e Magri ad arginare la velocità di Predan e Palermo sulle fasce, Colautti e Bibalo (Dominutti è stato nuovamente riproposto sulla linea dei centrocampisti accanto a Zampa, coppia inedita) a tenere a bada il più statico Giolo centralmente. Tutto stava funzionando alla perfezione (Sandrigo dopo aver rischiato inizialmente una frittata ha compiuto un paio di interventi prodigiosi), poi le capocciate in fotocopia di Antonutti hanno fatto la differenza e la luce si è spenta, complice la stanchezza dopo i ritmi alti fin lì tenuti. Ancora una volta, però, si è stentato ad affondare con decisione i colpi e le sole sei reti sin qui realizzate testimoniano una conclamata difficoltà in fase realizzativa. «Nessuno metteva in dubbio le difficoltà che avremmo incontrato contro una Juventina reduce da sei vittorie consecutive: abbiamo tenuto bene il campo, almeno fino al micidiale uno-due che ci ha messi al tappeto. Ma non abbiamo affatto sfigurato -commenta il vice-presidente Michele Tuni - non lasciandoli ragionare e costringendoli al lancio lungo: è vero che Sandrigo ci ha salvati con qualche paratona, ma la gara era abbastanza equilibrata, logico che anche nel finale abbiamo concesso qualcosa».  Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Ronchi: uno schema per la vittoria arrivata proprio all'ultimo minuto

RONCHI - 11 nov 2014 - Credendoci fino alla fine il Ronchi effettua un prodigioso balzo in graduatoria scavalcando tre avversarie in un solo colpo e raggiungendo l'Aurora Buonacquisto a quota 11. La risicata affermazione nel finale ai danni del Muggia rende giustizia a chi ha cercato e voluto fino in fondo i benedetti tre punti. E dire che le premesse non erano particolarmente positive con una moltitudine dei cosidetti “titolari” fuori a vario titolo: Michelini e Zampa squalificati, Gabrieli via per lavoro, Zanolla infortunato e Airoldi fresco papà di Ginevra. Ha risolto il difensore Colautti con una capocciata liberatoria quando stava per suonare il gong: «Uno schema provato in allenamento, quello sull'angolo di Magri, che finalmente abbiamo concretizzato: lavoriamo molto sulle palle inattive e questo risultato ci dà morale.
Finalmente il Ronchi che conosciamo - dice il match-winner - che sa soffrire fino alla fine ed è conscio delle sue potenzialità». «Abbiamo interpretato la gara - spiega mister Veneziano - proprio come l'avevamo preparata. Ma non abbiamo ottenuto un bel niente, voglio che il Ronchi riparta da questa prestazione, da questa mentalità più concreta e propositiva».  Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Ronchi: quante recriminazioni dopo la sconfitta a Gonars

RONCHI - 04 nov 2014 -Seconda trasferta indigesta per il Ronchi che se ne torna nuovamente dalla Bassa Friulana con tre reti sul groppone: se a San Giorgio di Nogaro risultato e prestazione erano andati di pari passo, a Gonars le attenuanti sono molteplici. Pur con mezza retroguardia fuori uso gli amaranto hanno tenuto egregiamente il campo per una mezzoretta pressando e raddoppiando i locali prima di finire sotto per un rigore quantomeno dubbio. L'espulsione di Michelini per una frase travisata dal direttore di gara ha poi complicato ancor più i piani di Veneziano che intanto aveva sostituito il figlio Luca (già ammonito) con il più offensivo Frattaruolo. Dulcis in fundo l'autorete clamorosa di Dominutti a 10’ dalla fine che ha stoppato la rimonta prima del conseguente tris in contropiede con nel mezzo una traversa di Gabrieli e un colpo di testa a lato di Llani che avrebbero potuto impattare un match nato bene e finito malissimo con il doppio giallo a Zampa.
Dice il vice-presidente ronchese Tuni: «L’operato dell’arbitro ci ha penalizzati oltre misura. Al di là di tutto l'atteggiamento dei ragazzi che hanno cercato di raddrizzare la baracca fino all'ultimo e inferiorità numerica è stato più che apprezzabile». Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Ronchi rialza la testa, respinto il ricorso presentato dalla Pro Cervignano

RONCHI - 28 ott 2014 - Una settimana da quattro punti, dopo tre rovesci di fila: il Ronchi rialza la testa ai danni della Cormonese e può pure gioire del fatto che il ricorso presentato dalla Pro Cervignano per l'utilizzo del baby Zampa alla 4ª giornata non è andato a buon fine. «Confermato il punto acquisito sul campo, la nostra tesi difensiva è stata accolta in pieno e questo evidenzia che la nostra scelta di far giocare il ragazzo in prima squadra - tira un sospiro di sollievo il presidente Stefano Croci - non è stata presa senza congnizione di causa. Spiace solo che abbiamo dovuto tenere in tribuna il ragazzino per tre gare in attesa delle decisioni della giustizia sportiva, resta viva l'amarezza per il comportamento di un loro tesserato al termine di quella gara che allontanandosi dal chiosco scherniva un nostro dirigente convinto di ripartire per Cervignano con lo 0-3 a tavolino. E qui chiudiamo questa spiacevole parentesi, meglio parlare di calcio giocato».
Pur con mezza squadra fuori (Stradi, Zanolla, Frattaruolo, Blaserna, Dominutti e Airoldi) Veneziano ha caricato i suoi a puntino per riprendere quel filo logico conduttore che sembrava svanito: «Sfida delicata per la classifica risolta da un'intuizione di Llani che si è ben destreggiato gabbando i loro centrali prima della puntatina decisiva. Mi preme sottolineare che ognuno dei ragazzi scesi in campo ha fatto appieno la propria parte - chiude Croci - sopperendo con determinazione e cuore alle numerose assenze: Bibalo fuori ruolo, Rebecchi, Michelini e Colautti che non hanno fatto rimpiangere i cosidetti titolari, lo stesso Zampa che si è ripreso quello che ingiustamente gli era stato tolto: insomma, un Ronchi se non esteticamente bello almeno compatto, volitivo e concreto». Matteo Marega (da Il Piccolo)
 

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Ronchi appena tre punti sopra il fondo della classifica

RONCHI - 21 ott 2014 - Bello scherzo, quello tirato da quel “vecchio lupo” delle panchine di casa nostra Franco Zuppicchini con la sua Sangiorgina al Ronchi. La squadra della Bassa friulana ha infatti colto la sua prima vittoria casalinga in questo campionato, in una partita peraltro mai stata in discussione, sempre saldamente in mano ai padroni di casa. E così per la squadra di Veneziano è arrivata la terza sconfitta consecutiva in questo campionato dall’avvio tutto da dimenticare, che vede la squadra bisiaca in classifica al penultimo posto con appena 5 punti, a+3 dal fanalino di coda Valnatisone. Contro la Sangiorgina, il Ronchi è capitolato giù dopo appena 7 minuti di gioco a causa di una punizione di da 22 metri calciata con perfezione da Cojaniz. Il Ronchi ha avuto a questo punto qualche occasione per riportare in parità in risultato, ma non è riuscito a sfruttarle a dovere. E così nel secondo tempo ancora Cojaniz prima e Bidoggia poi hanno chiuso il conto. E la prossima settimana il Ronchi è atteso dal derby contro la Cormonese, partita che vale già il doppio per entrambe le squadre.
Redazione (da Il Piccolo)


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Ronchi difficile da comprendere

RONCHI - 14 ott 2014 - È sempre un Ronchi double-face, indecifrabile, incomprensibile. Se nel turno precedente gli amaranto erano riusciti a irretire la capolista San Giovanni cedendo solo nel finale, dopo una prima parte scintillante, stavolta Dominutti e compagnia hanno dato il meglio di sè nella seconda parte, dopo aver regalato un tempo alla Torreanese che non aveva fatto granchè per meritarsi l'intero malloppo. Seconda sconfitta consecutiva (potrebbe essere la terza se in settimana verrà accolto il reclamo della Pro Cervignano relativo all'utilizzo di Zampa) per gli amaranto di Veneziano, che non ha festeggiato come avrebbe voluto il ritorno in panchina dopo tre settimane passate a caricare i suoi da bordo campo.
«La situazione non è drammatica nonostante i cinque punti fin qui incamerati sono pochini rispetto a quello che riteniamo il nostro valore. Gira male, perchè gli episodi in questo primo scorcio di torneo - l'analisi a freddo del vicepresidente Michele "Tuch" Tuni - ci sono stati nettamente a sfavore. Questo nel contesto di un incontro che non abbiamo interpretato al meglio, non siamo stati assolutamente ficcanti negli ultimi sedici metri e quando gli spazi si sono ristretti nemmeno un ispirato Llani è riuscito a toglierci le castagne dal fuoco».
Non tutto è male quel che finisce male, Veneziano ha dovuto riadattare l'assetto con la defezione dell'ultima ora del baby Frattaruolo trovando nel '97 Francesco Dessabo un degno alter-ego di Esteban Zampa in mezzo al campo: debutto coi fiocchi del giovanotto che ha agito al fianco della chioccia Zanolla.
Matteo Marega (da Il Piccolo)


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Rabbia per un finale folle pagato caro

RONCHI - 08 ott 2014 - Trafitto allo scadere dall'ex, quel Savic che in bisiacaria non aveva confermato le doti realizzative che l'avevano consacrato a bomber di razza. Amaro epilogo per la trasferta del Ronchi sul sintetico del San Giovanni e l'amarezza cresce se si pensa allo svolgimento del match, con la truppa di Veneziano (in panchina ancora Zanutel) a fare il bello e il cattivo tempo, a sfondare con Llani e scialacquare sotto porta. «Abbiamo messo alle corde i nostri avversari, dopo l'intervallo abbiamo saputo mantenere il vantaggio nonostante il rigore subito in apertura (Sandrigo ha ipnotizzato Zacchigna, ndr) e tenuto duro fino a 6’ dalla fine quando gli ultimi colpi di coda dei giuliani ci sono stati fatali. Altri punti buttati - dice il vicepresidente Michele Tuni - a conferma che comunque possiamo ben figurare in questa categoria, ma osando di più».
Matteo Marega (da Il Piccolo)

 

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Con un po' più di coraggio ....

RONCHI - 01 ott 2014 - Peccato non averci creduto un po’ di più. Col senno di poi la Pro Cervignano non si è rivelata quello spauracchio che alla vigilia intimoriva l'entourage del Ronchi. Partita bloccata al “Lucca” con lotta di sciabola più che di fioretto nella zona nevralgica del campo, conclusioni con il contagocce per entrambe e per i due portieri una domenica di quasi relax. «In una partita senza grossi sussulti abbiamo provato un colpo di coda con l'inserimento della terza punta Gabrieli, ma non è andata come sette giorni prima. Quando i due pacchetti arretrati prevalgono sui reparti avanzati concedendo praticamente il nulla - la tesi di Andrea Zanutel, tecnico pro-tempore per la squalifica di Veneziano - ne scaturisce lo 0-0, la partita perfetta, come vuole una corrente di pensiero». Nelle file amaranto si è finalmente ricomposta la coppia di centrali con capitan Dominutti e Stradi, con quest'ultimo partito dal 1' tornando a essere quella certezza messa in discussione solo da un anno di noie fisiche. A pieno regime la catena di sinistra con Magri laterale basso e Sarcinelli sulla linea dei centrocampisti: sufficienza piena comunque per tutti i giocatori che nei prossimi appuntamenti dovranno solamente osare di più.
Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Ronchi fa centro al terzo tentativo

RONCHI - 23 set 2014 - Al terzo tentativo il Ronchi ha fatto centro, ottenendo una giusta ricompensa per quanto non ha saputo o potuto incamerare nei turni precedenti (solo un punto contro le attuali seconde della classe Torviscosa e San Luigi) pur meritando ampiamente. La squalifica di coach Veneziano regala la prima "vera" panchina in Promozione ad Andrea Zanutel: sarà stato l'effetto-talismano del vice-trainer, sarà stato un rivale più abbordabile, ma quel che conta è l'aver sbancato il rettangolo dell'Aurora Buonacquisto tra sofferenze iniziali e goduria finale. Prima frazione totalmente appannaggio degli udinesi con Sandrigo chiamato più volte in causa e Bibalo (centrale difensivo con capitan Dominutti) a metterci un paio di pezze con recuperi prodigiosi, agli amaranto sono riuscite un paio di ripartenze. Sotto di una rete il Ronchi si è risvegliato d'incanto dopo l'intervallo trovando subito il pari con la capocciata di Llani prima di uscire allo scoperto e trovare giusto allo scadere il gol scacciapensieri con il neoentrato Gabrieli, sempre di testa, dopo un pallone quasi impossibile ricacciato al centro da Stradi sugli sviluppi di una punizione di Sarcinelli. Sono stati proprio i cambi che hanno fatto la differenza: l'innesto di Stradi ha riportato Sarcinelli in posizione più avanzata, Gabrieli ha fatto il proprio dovere fino in fondo e pure Michelini si è distinto in mediana. «Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo finalmente agito da Ronchi, nella ripresa abbiamo espresso tutte le prerogative esistenti nel nostro Dna. I neoentrati hanno dato effettivamente una svolta - gongola Zanutel - e pure i due fuoriquota (Luca Veneziano al debutto e un Frattaruolo sempre più certezza, ndr) si sono fatti valere. Questo dovrebbe essere sempre il nostro volto non quello remissivo della prima frazione nella quale siamo stati a guardare rischiando a più riprese di compromettere un risultato positivo». Matteo Marega (da Il Piccolo)

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La terna arbitrale decima la panchina amaranto

RONCHI - 16 set 2014 - La spartizione della posta con il San Luigi era l'obiettivo domenicale di un Ronchi che alla vigilia temeva il babau triestino.Alla luce dei fatti il rammarico è enorme per gli amaranto che per colpe non loro hanno probabilmente perso due punti per strada più che guadagnarne uno. In vantaggio con un pallonetto del redivivo Airoldi (la voglia di riscatto dopo un anno ai box è enorme)  bisiachi stavano controllando più che agevolmente un incontro comunque vibrante nel quale i temuti giuliani stavano producendo più fumo che arrosto. Uno scontro a metà campo alla mezzora tra il baby Zampa e un avversario produceva qualche scintilla e l'espulsione del ragazzino che finiva per condizionare la partita. Giallo solo per Zampa che uscendo dal campo per le cure scalciava qualche sassolino nei pressi della pista di atletica verso l'esterno del campo: a quel punto il collaboratore arbitrale (di spalle) segnalava l'accaduto al suo "principale" affinchè prendesse dei provvedimenti credendo che il gesto di stizza (e quindi i sassi) fossero stati scagliati volutamente verso il pubblico. «In dieci per un'ora abbiamo sfiorato l'impresa tenendo fino a un quarto d'ora dal termine, non prima di aver "rischiato" il raddoppio con un Airoldi sempre vivo e Frattaruolo. Una gran prova di tutti i ragazzi, questo è il vero Ronchi, quello che determinato e sicuro nelle proprie capacità - il presidente amaranto Stefano Croci loda i suoi - che avevamo ammirato solo nell'ultimo scorcio dell'anno scorso. Nonostante qualche defezione, il recupero di gente come Bibalo, Stradi e Zanolla che ha orchestrato a meraviglia la cerniera di centrocampo si è sentito eccome, e poi sono più che felice per Airoldi dopo quello che ha passato». Mal'operato della giacchetta nera ha assunto contorni ancor più grotteschi nella ripresa con la cacciata dell'accompagnatore e vice-presidente Tuni (reclamava per una rimessa come segnalato dall'assistente), di mister Veneziano e per finire del massaggiatore Andrian. Insomma si è finito con una panchina compostada soli giocatori. Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Amaro esordio per il Ronchi che non passa a Torviscosa

RONCHI - 09 set 2014 - Amaro esordio per un Ronchi che se ne ritorna mesto da Torviscosa rimuginando su quello che poteva essere e non è stato. Dinanzi ad una delle corazzate della Promozione la giovane combriccola di Veneziano è uscita sconfitta con il minimo risultato, punita da un episodio sfortunato. Ad aumentare il rammarico alcune assenze di peso (Bibalo, Llani e Zanolla, oltre allo squalificato Luca Veneziano) che hanno abbassato ancor di più età media ed esperienza del lotto, va comunque detto che tutti i giovanotti utilizzati hanno risposto secondo le attese.
«A bocce ferme abbiamo la netta sensazione - le prime parole del vice-presidente Michele Tuni - di aver gettato al vento una ghiotta opportunità di prendere punti su un campo che sarà arduo per tutti. Emblematico è stato il lungo applsuso tributato al termine della gara ai nostri ragazzi dal folto gruppo di tifosi giunti da Ronchi, un fatto che ci ha piacevolmente sorpreso ed inorgogliti e che mitiga per quel che può la sconfitta. Chiaramente dobbiamo ancora lavorare per limare quegli errori che ci hanno penalizzato, emblematico quello che abbiamo commesso nell'occasione della loro marcatura quando abbiamo perso il pallone sulla trequarti avversaria subendo una ripartenza letale: con rivali esperti e navigati comeGodeas, Paolini, Gerometta o Veneruz lo scotto da pagare è altissimo. In questa categoria non sono ammesse distrazioni. Nella seconda parte di gara, oltre a premere con più insistenza e creare qualche opportunità, un paio di episodi dubbi in area di rigore torzuinese avrebbero potuto mutare gli eventi: un paio di respinte con la mano sui tiri di Michelini e Sarcinelli (nell'ultimo caso l'assistente ha alzato la bandierina ma il direttore di gara ha fatto proseguire tra le proteste generali) gridano vendetta». Si sono perfettamente integrati nei meccanismi i nuovi Blaserna e Airoldi, tra i fuoriquota esordio assoluto in Promozione dell'attaccante classe '97 Turco e gran prestazione di Esteban Zampa in mediana, nel finale spazio anche per Stradi dopo un anno di calvario. Amaranto in campo domani ospiti del Trieste Calcio.

Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Il Ronchi punta sulla coppia d’attacco Llani-Airoldi
Confermato il tecnico Veneziano. Debutto al Brienza martedì nel triangolare con Ufm e Zaule

RONCHI - 14 ago 2014 - Aria di rinnovamento ed entusiasmo a Ronchi nonostante l'avvicendamento al vertice era  ampiamente previsto dopo il triennio di Tazio Furlan. Il sodalizio amaranto, oggi presieduto da Stefano Croci, continua un lavoro tracciato dalle linee guida - rimaste inalterate sia nei contenuti che negli obiettivi - del precedente direttivo: crescita del settore giovanile con l'ottica di far crescere i giovanotti del vivaio in casa, rafforzamento della prima squadra con pochi e mirati inserimenti.
Sotto la guida del confermatissimo mister Roberto Veneziano, i giocatori amaranto hanno già iniziato il loro percorso di preparazione al prossimo torneo di Promozione. Confermati in blocco tutti gli artefici della salvezza - sudata quanto meritata - di qualche mese addietro, primo su tutti Eraldo Llani che con le sue reti nel girone di ritorno ha contribuito in maniera decisiva alla permanenza nella categoria. Il club di via dell'Aereoporto si è mosso per tempo affiancandogli un altro attaccante di sicuro valore, Matteo Airoldi (oltre 100 reti fra Juventina, Virtus Corno, Manzanese, Sangiorgina) che avrà una voglia matta di riprendersi il tempo perduto dopo la sfortunata e travagliata stagione alla Juventina penalizzata da un grave incidente stradale che gli ha di fatto compromesso l'intera annata: Gabrieli e l'under Frattaruolo ('97) completano un reparto offensivo di tutto rispetto che dovrà incrementare il coefficiente realizzativo.
A non turbare i sonni di Veneziano dovrebbe essere ancora una volta la retroguardia, Blaserna rientra a Ronchi dopo qualche stagione affiancando i vari Colautti, Bibalo e capitan Dominutti: l'altro esterno Magri e soprattutto il recupero di Andrea Stradi aumentano le soluzioni. Nella zona nevralgica del campo i "baby" Luca Veneziano, Zampa e Comar assieme a Michelini danno il benvenuto all'ex Ism Piero Zanolla, mediano tuttofare che farà da chioccia; in attesa delle intenzioni di Leghissa (fresco scudettato di beach soccer con la Sanbenedettese) i movimenti in entrata dovrebbero considerarsi conclusi.
Sul fronte partenze da segnalare i prestiti di Marco Cuzzolin e Pasquali Andrea (con lo svincolato Matteo Cuzzolin al Fo.Re.Turriaco) e Pasquali Stefano al Pieris.
Debutto al "Brienza" martedì 19 nel triangolare contro Ufm e Zaule.

Matteo Marega (da Il Piccolo)

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Veneziano: "la mia più grande gioia"

La tranquilla salvezza del Ronchi raccontata dal tecnico amaranto

RONCHI DEI LEGIONARI - 09/05/14

A Ronchi dei Legionari si continuerà a respirare l’aria della Promozione, categoria che compete di diritto a una delle più blasonate società provinciali. Gli amaranto del presidente Tazio Furlan hanno saputo evitare l'odiosa e imprevedibile coda dei play-out complice un ritorno di tutto rispetto.

«E' la più grande soddisfazione da quando alleno. Abbiamo centrato l'obiettivo minimo del mantenimento della Promozione conquistata appena un anno fa con una domenica di anticipo e ben 13 punti sulla terz'ultima. La regola un po' discutibile dei play-out - gongola mister Roberto Veneziano - ha chiaramente complicato le cose, ma alla fine siamo riusciti a evitarli lavorando sodo».

Salto di categoria, salvezza, società solida, meglio di così...  "Il progetto incentrato sui giovani può proseguire. E questi ragazzi sono i primi che vanno elogiati per non aver mai mollato nei momenti più cupi, per aver voluto migliorarsi costantemente e pure...per avermi sopportato."

Quali sono i segreti di questa annata? "Nel contesto di squadra non possiamo dimenticare che abbiamo concluso con la terza miglior difesa del campionato. Poi, l'innesto di Eraldo Llani ha contribuito in modo decisivo alla nostra fase di finalizzazione. Grande merito va pure ai miei preziosi collaboratori, dal preparatore dei portieri Capolicchio al massaggiatore Andrian, dal secondo allenatore Tuni all'accompagnatore Dominutti fino a mister Musig che con il suo ottimo operato a 360 gradi ha facilitato l'inserimento di molti ragazzini. Cantamessa, Carere, Cleddio, Marco Cuzzolin, Delise, Di Giorgio, Lucheo, Marussi, Rebecchi, Luca Veneziano e Zampa hanno trovato spazio in prima squadra."

Il vivaio è da sempre il fiore all'occhiello del Ronchi. "Ovviamente un plauso va a chi lavora nel settore giovanile assieme a Mauro Visintin, i frutti stanno maturando. Ma è tutta la società Ronchi Calcio che va elogiata, con un distinguo particolare al diesse Stefano Croci e al presidente Furlan che mi hanno sempre supportato dimostrandosi lungimiranti. E non dimentico i tifosi che ci sono stati vicini nell'intera annata."

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Ronchi, festa comunque

 RONCHI DEI LEGIONARI - 07/05/14

Pur con una miriade di motivazioni in meno rispetto a un Ol3 in piena corsa play-off, il Ronchi ha fatto fino in fondo il proprio dovere vendendo cara la pelle nell'ultima fatica stagionale. E' stata comunque festa al “Lucca” per la salvezza precedentemente conquistata. Controllati piuttosto agevolmente dai ragazzini di Veneziano, i friulani non si sono mai resi particolarmente pericolosi dalle parti dell'esordiente Cantamessa che solo ad inizio ripresa è stato superato: ha destato molte perplessità il “solo giallo” all'estremo friulano Zanier dopo un quarto d'ora per atterramento di Llani, episodio che avrebbe completamente cambiato volto al match se diversamente sanzionato. Gara comunque aperta fino al 95’ con una legnata dalla distanza di Cuzzolin e un'opportunità capitata sui piedi del debuttante Comar a testimoniarlo.

E' mancato solo il risultato positivo, ma poco importa perché il futuro sorride al club del presidente Furlan che anche in questa annata ha visto crescere e debuttare in prima squadra un buon numero di atleti del vivaio che mister Veneziano ha saputo coinvolgere appieno nel progetto.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Ronchi, la salvezza grazie al derby

RONCHI DEI LEGIONARI - 29/04/14

Verdetto doveva essere e verdetto è stato. Sbancando San Pier d'Isonzo nella trasferta più breve e più attesa della stagione, il Ronchi si è assicurato la matematica permanenza in Promozione: l'altra faccia della medaglia è rappresentata da un Isonzo che abbandona mestamente il lotto.

Un piccolo capolavoro sportivo griffato da Roberto Veneziano e dalla sua truppa infarcita di giovani di belle speranze che bissa quello dell'annata precedente condito dal passaggio di categoria passando per i play-off. Pur stentando all'inizio gli amaranto hanno trovato il tassello mancante per un ritorno con i fiocchi con l'approdo del centravanti Eraldo Llani, arrivato a dicembre. Il resto l'hanno fatto una retroguardia granitica (terza del girone) e le oculate scelte domenicali del mister.

E' stato derby vero a tutto tondo, quello di domenica, con l’Isonzo che si giocava le ultime chances di aggrapparsi ai play-out e i ronchesi pronti a respingerle e per un quarto di gara la pattuglia di Tomizza ci ha provato in tutte le salse evidenziando però tutte le pecche (e la jella, dati i due legni) che ne avevano contraddistinto il cammino. Ma è stata e rimarrà la giornata del Ronchi del presidente Furlan, di capitan Dominutti e di tutti i protagonisti di un campionato sofferto e alla fine, forse, ancor più avvincente quando si può festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo primario.

Lo 0-2 finale (Llani e rigore di Sarcinelli) ribadisce una volta per tutte che un attaccante che sappia buttarla dentro fa la differenza: merito dell'albanese e pure di Magri (assist perfetto), ma un po' tutti hanno girato a partire dal '97 Zampa che sembrava un veterano. «Salvezza strameritata - gongola capitan Giordano Dominutti - e partita interpretata alla perfezione. Il segreto della nostra compattezza arretrata è quello di giocare da anni con questa casacca nonostante la giovane età di parecchi di noi: pure l'anno scorso avevamo primeggiato quale miglior difesa. Abbiamo sempre giocato a viso aperto contro qualsiasi rivale, anche con quelle più attrezzate». «Fame, cuore e voglia di dimostrare di poter restare in Promozione a tutti i costi, dal primo all'ultimo del gruppo. Forse per la tensione non abbiamo cominciato con il passo giusto - spiega l'estremo Andrea Sandrigo - poi ci siamo tranquillizzati e il vantaggio ci ha ulteriormente rinfrancati. Sembra di essere ritornati indietro di un anno...»" E la festa ricomincia.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il Ronchi vuole evitare i playoff. Sarà decisivo vincere il derby

RONCHI DEI LEGIONARI - 08/04/14

Altri tre mattoni sul muro che blinda la permanenza in Promozione: battendo con il minimo scarto un indomito San Giovanni,il Ronchi è ora padrone assoluto del proprio destino partendo in una posizione di netto predominio negli ultimi 180'. Dieci punti sulla Pro Romans, tre in più sull'Isonzo, basterà insomma mantenere le distanze per azzerare la disputa dei play-out. Determinante il derby, poi si chiuderà in casa con il tranquillo Ol3.

«Per come il San Giovanni ha interpretato la gara, nessuno ti regala nulla, questo è meglio tenerlo ancora in mente. E' stato un successo fortemente cercato e voluto - l'analisi del presidente amaranto Tazio Furlan - che ha riscattato la prova non proprio lodevole di Cervignano dove l'agonismo e la determinazione erano venuti meno, mentre per una pericolante dovrebbero rappresentare invece un punto di forza. La chiave di volta del campionato sarà il prossimo match, un derby da dentro o fuori». Veneziano (squalificato, in panchina il secondo Michele Tuni e l'allenatore della Juniores

Musig) ha dato fiducia in mediana al baby Zampa ('97) buttandolo nella mischia dal primo minuto accanto a Michelini, ai lati Rebecchi (buona l'intesa con il laterale basso Magri) e Bibalo hanno scorrazzato per rifornire l'autore del gol decisivo Llani e Gabrieli.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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Ronchi perde un'occasione per aumentare il vantaggio

RONCHI DEI LEGIONARI - 01/04/14

Nessuno ipotizzava minimamente che la Pro Cervignano lasciasse porte aperte a una scampagnata, i gialloblù hanno fatto pienamente il loro dovere e nell'anticipo il Ronchi ha perso un'occasione buona per aumentare il divario dalle tre pattuglie che fino all'ultimo tenteranno di arrivargli ameno di dieci punti. Unica consolazione per il team di Veneziano il fatto che Terzo e Pro Romans abbiano fatto cilecca mentre per azzerare le velleità di un Isonzo San Pier che si è rimesso in corsa, basterà non perdere fra due giornate. Da aggiungere che il Ronchi ha sofferto non poco l’espulsione di Di Bert. Un episodio, quello dell'espulsione, che in pochi hanno capito con un fallo sanzionato con il massimo della pena mentre la reazione dell'avversario diretto è misteriosamente rimasta impunita: cacciato nella

circostanza il ds Croci per proteste, nella ripresa anche coach Veneziano è stato allontanato.

«Dico solo che l'intervento falloso che ci ha costretti a sostituire Luca Veneziano non è stato punito, qualche minuto dopo - laconico il presidente ronchese Furlan - è successo il fattaccio che ci ha costretti a rincorrere praticamente per tutto l'incontro. Rimaniamo comunque padroni del nostro destino».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Ronchi una sconfitta a testa alta

RONCHI DEI LEGIONARI - 26/03/14

Una battuta d'arresto nella tana dello Zaule poteva anche starci, mail Ronchi è uscito a testa altissima dall'improbo confronto con la consapevolezza che un pizzico di malizia in più avrebbe potuto mutare una storia già scritta. «Dopo l’intervallo siamo rientrati con un approccio errato e l'abbiamo pagato. La lunga sosta ai box per infortunio mi ha condizionato a livello fisico, pativo tra i loro giganteschi centrali. Appena allargavo il raggio l'azione potevo metterli in difficoltà. Nel finale mi sono fiondato su un loro rinvio maldestro, ho servito Llani e sulla ribattuta del portiere ho catturato il pallone venendo steso dallo stesso - Gabrieli racconta l'azione del gol della bandiera - che è pure stato espulso. Peccato, per come ci eravamo espressi nella prima parte meritavamo qualcosina in più».

Con Terzo e Pro Romans a meno dieci, tutto è rimandato alle ultime quattro gare.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il Ronchi paga le troppe assenze e gli errori davanti alla porta

 RONCHI DEI LEGIONARI - 11/03/14

Troppo avvezzo il Trieste Calcio sul sintetico, troppo rimaneggiato un Ronchi comunque volitivo e in palla per ritornarsene in patria con quel punticino previsto alla vigilia. «E dire che la partita sembrava essersi messa bene con l'espulsione che ritengo “generosa” comminata a Cerar per fallo su Marco Cuzzolin. In dieci i nostri avversari hanno avuto quel rigore dopo una mezzora scarsa - ricorda il presidente amaranto Tazio Furlan - e nonostante i nostri sforzi siamo andati a cozzare contro un avversario quadrato che ci ha concesso un'unica colossale opportunità per impattare con quella conclusione fuori misura di Pasquali. Solite carenze in zona avanzata ma posso ritenermi contento di questi ragazzini che se la giocano sempre e comunque contro rivali più esperte e scafate: Veneziano ha tarpato le tante falle dovute alle assenze buttando nella mischia i prodotti del nostro vivaio nei ruoli scoperti: se riusciremo a centrare questa benedetta salvezza molti di loro avranno già una buona dose di esperienza per il prossimo campionato di Promozione».

Di Giorgio nelle retrovie, Pasquali in mediana (accanto a lui il redivivo Leghissa), l'ottimo Mattia Di Bert sulla sinistra e Rebecchi a destra oltre a Marco Cuzzolin punto di riferimento avanzato con Llani alle spalle: ben cinque i fuoriquota utilizzati in questa tornata da Veneziano ai quali vanno aggiunti altri tre subentrati, se non è record poco ci manca. Dentro Cleddio e Lucheo (nel finale) ma soprattutto il '97 Esteban Zampa, al debutto stagionale per una ventina di minuti.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il Ronchi frenato dal fango nella sfida contro il Sevegliano

 RONCHI DEI LEGIONARI - 04/03/14

Pari ad occhiali per un Ronchi alle prese con la solita sterilità offensiva. Pur con un lodevole impegno, la banda di Veneziano non è riuscita a scalfire il bunker eretto da un Sevegliano giunto al "Lucca" per salvare la pellaccia e puntare unicamente alla spartizione della posta per tenere invariate le tre lunghezze che ancora lo separano dai bisiachi: occhio e croce saranno queste due a infastidire il Valnatisone (oggi a +6 sugli amaranto) per la conquista dell'ultimo posto che conduce alla salvezza diretta, mentre Sangiorgina e Pro Cervignano almeno momentaneamente non sembrano rischiare. «Avranno fatto i loro calcoli per mantenersi sopra ed è giusto così, - l'analisi del presidente ronchese Furlan - mentre noi abbiamo fatto quasi interamente la nostra parte per centrare il bottino pieno. Su un fondo appiccicoso e reso pesante dalla pioggia non era così semplice attaccare con un certo costrutto».

E pure la perdurante assenza di Gabrieli (aggiungiamoci quella di Stradi in panchina per onor di firma per una forma di pubalgia che continua a perseguitarlo) non aiuta poichè il gracile Marco Cuzzolin, uscito stremato, non è uno avvezzo a questo genere di terreni: la volontà nel supportare l'altro avanti Llani comunque non si discute e l'ex-Juventina ha fatto interamente la propria parte. Sicuro e affidabile ancora una volta il pacchetto arretrato (quarto del lotto con sole 17 reti al passivo) nel quale Colautti e soprattutto Dominutti - Sarcinelli e Bibalo ai lati - non hanno lasciato passare nemmeno uno spiffero d'aria se non a gara praticamente conclusa con un'incursione friulana che avrebbe potuto riscrivere la storia dell'incontro, e forse del campionato.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il Ronchi fa un deciso passo avanti

 RONCHI - 18/02/2014

Deciso passo in avanti del Ronchi che stacca ulteriormente la Pro Romans nello scontro diretto e tiene in vista la quota-salvezza. Con lo spirito dimostrato domenica scorsa al "Lucca" la salvezza diretta non è preclusa all'undici di Veneziano nonostante i sette punti da recuperare al trio composto da Pro Cervignano, Sangiorgina e Valnatisone. E' stata la giornata di Eraldo Llani che evidentemente voleva tenersi la prima gioia in maglia amaranto proprio contro i suoi ex-compagni: «La dura legge dell'ex non sbaglia mai. Troppo importanti questi tre punti nonostante una prima parte nella quale era lampante la paura di perdere per entrambe - il commento del presidente Furlan - ma quel che mi preme sottolineare ancora una volta è la mentalità di tutto il gruppo, come era già accaduto mercoledì contro la Torreanese». Il rientro di Colautti e Bibalo (poi avanzato sulla linea mediana) hanno puntellato ulteriormente la retroguardia (pochi i pericoli per Alessandria), davanti Llani e Marco Cuzzolin hanno sopperito all'assenza di Gabrieli: unica tegola il fastidio al tendine per il giovane Marussi, rilevato da Veneziano Jr. dopo una mezzoretta.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il Ronchi ci prova ma non schioda il nulla di fatto

 RONCHI - 14/02/2014

Il Ronchi vede allontanarsi la quota salvezza complice il successo della Pro Cervignano (a quota 25 alla pari di Valnatisone e Sangiorgina) sul Sevegliano, l'Isonzo San Pier quella play-out (ora a meno tre) "grazie" al raid della Pro Romans che aggancia il Terzo a undici.

L'undici di Veneziano non è riuscito a schiodare dal nulla di fatto lo score iniziale con la Torreanese pur provandoci a ripetizione, specialmente nella ripresa. Un paio di guizzi di Gabrieli (uscito per un probabile stiramento, sarà una perdita pesante), altrettanti del sostituto Marco Cuzzolin (è entrato con il piglio giusto). «Alla fine ho fatto i miei complimenti ai ragazzi - parla il presidente Furlan - perchè su un campo del genere era veramente arduo affrontare e mettere sotto una rivale fisicamente prestante: grande prestazione di ogni reparto».

Il club dell'Aereoporto vuol fare definitiva chiarezza sull'arrivederci di Matteo Cuzzolin, colonna dentro e fuori lo spogliatoio nelle ultime stagioni. «Per motivi personali la scelta di Matteo è stata quella, a malincuore, di fermare la propria attività agonistica, con il dispiacere della dirigenza, dello staff e dei giocatori».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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L'impegno c'era a Torviscosa, i ragazzi non hanno mai mollato

 RONCHI - 11/02/2014

C'è mancato pochissimo per ripetere il risultato dell'andata, quello che a Ronchi si voleva nella trasferta di Torviscosa. Uscire con qualcosa di concreto in mano dalla tana della quarta in classifica avrebbe dato ulteriore fiato alla riscossa degli amaranto che perdono una lunghezza sulla quota-salvezza: otto punti il gap dalla Pro Cervignano virtualmente salva, ben sette i punti di vantaggio sull'Isonzo San Pier che allo stato attuale saluterebbe la compagnia. E domani sera a Vermegliano (inizio alle 20.30) la squadra di Veneziano dovrà rimboccarsi le maniche nel recupero che la vedrà opposta alla Torreanese, compagine che veleggia nelle zone medio-alte a quota 30 ma senza particolari ambizioni:magari facendo leva sulla funzione da talismano che il rettangolo amico ha già svolto a dovere nel recente remake della sfida con la Sangiorgina allorché arrivò il tanto cercato successo. «I ragazzi sono stati encomiabili sotto il profilo dell'impegno, non hanno mai mollato. Ora dobbiamo continuare sulla strada della massima applicazione» spiega il tecnico Veneziano.

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Juniores sconfitti ma con ben quattro '98 in campo a Trieste

 TRIESTE - 28/01/2014

[...] Il San Giovanni, dal canto suo, si mostra pimpante e quadrato e la spunta per 4-2 su un Ronchi alle prese con tre infortuni e con i prestiti alla prima squadra (alle prese con l'anticipo con la Juventina). Tanto che va in campo dall'inizio - con buoni riscontri - il 1998 Giangaspero, mentre i suoi coetanei Dia, Cikaqi e Iuculano entreranno nella seconda frazione al pari del 1995 Degano (35' per lui dopo tre mesi di assenza anche dalla rosa di Promozione). Al 7' Cuzzolin illude gli sconfitti, poi infilzati su due corner e in mischia da Perentin (13') e dalla doppietta di Burgher (21' e 25'). Al 2' della ripresa Zanet accorcia le distanze, poi una punizione di Abatangelo al 26' chiude i conti complice il calo degli amaranto.

(Massimo Laudani) da Il Piccolo

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 Il Ronchi si distrugge da solo e regala la partita alla Juventina

RONCHI - 28/01/2014

Il Ronchi gioca e si autoflagella con un'autorete tragicomica, la Juventina non fa altro che ringraziare assicurandosi l'intero malloppo nell'anticipo di sabato.«Abbiamo a referto più autoreti che marcature realizzate - prova a scherzarci sopra il presidente amaranto Tazio Furlan - e stavolta l'amarezza è ancor più grande perchè abbiamo fatto tutto da soli, il colossale disguido tra l'estremo Alessandria e Dominutti che ha causato la deviazione alla fine decisiva è solo uno dei tanti episodi sfortunati, come il gol mangiato da Gabrieli o l'espulsione a dir poco grottesca di Colautti. La prestazione al cospetto di un undici di assoluto livello è stata di spessore, questo deve darci fiducia per le prossime gare, se giochiamo sempre così non può continuare a girarci sempre contro ».

Se il primo giallo al difensore ci stava, il secondo pochi spiccioli prima dell'intervallo è apparso frettoloso: in inferiorità numerica per un tempo era illogico prevedere che un apparato offensivo stitico (4

centri complessivi) potesse risvegliarsi d'incanto, anche se  ci è andato vicino. «Magri ha un segno evidentissimo per una tacchettata, Jarc si è accorto dell'intervento osè chiedendo immediatamente scusa con un gesto di estrema correttezza che va parimente segnalato: perchè l'assistente non ha visto nulla? La sudditanza psicologica esiste eccome, - rincara la dose Furlan - forse non sarebbe cambiato nulla, ma certe decisioni avverse alla fine finiscono col penalizzare solo e solamente i più deboli».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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Tanta concretezza nei giovani, il Ronchi si rilancia nella corsa salvezza

 RONCHI - 18/12/2013

Quattro fuoriquota in campo, sette utilizzati complessivamente, praticamente l'intera ripresa disputata in inferiorità numerica. Basta e avanza al Ronchi per archiviare il punto di Faedis sotto la voce “impresa”. Contro un Ol3 temibile nel possesso palla gli amaranto hanno opposto quelle prerogative tanto care a mister Veneziano, quella sostanza che dev'essere caratteristica di una pericolante. Sandrigo e compagnia hanno saputo resistere agli assalti - non troppo assatanati a dire il vero - dei friulani: se la retroguardia è risultata ancora una volta a prova di bomba, i soliti limiti in avanti (stavolta Leghissa era affiancato dal giovane Cleddio, poi espulso per doppio giallo) sono tutti nei numeri con soli quattro centri su quindici gare. «Più che la rete ci manca un uomo che sappia tener  alta la squadra, che ci faccia salire e quindi portarci con più unità nell'area avversaria. Una prova encomiabile da parte di tutti - analizza Veneziano - ma per una volta vorrei elogiare i ragazzini che hanno risposto alla grande alle sollecitazioni.

Dopo la sosta dovremo ripartire, magari recuperando più di qualche atleta, proprio dall'atteggiamento dei ragazzini che si sono adeguati mentalmente alla categoria: voglia e volontà, come hanno dimostrato, possono sopperire a molti limiti, anche a quelli che sappiamo di avere. Chi non le ha ancora si dia una mossa perché sarà un campionato di sofferenza e per centrare l'obiettivo della salvezza dovremo tirar fuori ancor di più».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Il mister Veneziano chiede scusa a tutti

RONCHI - 26/11/2013

Un Ronchi incappato nella terza sconfitta di fila. Sono bastati una decina di minuti alla Pro Cervignano trascinata dalle intuizioni di Lama finalizzate da Paravano per mandare in tilt i meccanismi arretrati degli amaranto. Laconico mister Veneziano: «I quattordici che sono scesi in campo ed il sottoscritto chiedono scusa alla società e ai propri tifosi per quello che hanno visto in campo.

Non c'è altro da dire, è ora di vedere uomini con fame».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Finisce sotto accusa l'approccio mentale alle partite da parte dei giocatori

RONCHI - 12/11/2013

Due pericolose sbandate condannano le bisiache a indossare le maglie nere nel campionato di Promozione. Primo a vacillare e cadere rovinosamente il Ronchi nell'anticipo a Terzo: sconfitta di misura che spedisce gli amaranto in penultima piazza, superati proprio dai rossoblu. «Continuiamo a non avere l'atteggiamento giusto per una pericolante, pecchiamo in primis di umiltà e quindi di personalità. I friulani ci hanno dato una lezione di grinta, sacrificio e spirito di squadra - striglia i suoi mister Veneziano - scendendo in campo con addirittura sei fuoriquota. La fortuna come spesso accade aiuta gli audaci e la loro rete lo sta a testimoniare. Abbiamo bisogno di più fatti e meno parole, una sana autocritica dato che abbiamo calciato verso la porta rivale solo due volte.

C'è poco da salvare quando non riesci a bucare una retroguardia fin lì perforata a ripetizione: abbiamo il peggior attacco, i numeri parlano da soli».

(Matteo Marega) da Il Piccolo

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 Ronchi e Pro Romans, cantieri ancora aperti

GORIZIA - 27 agosto 2013

Zero a zero, qualche buon guizzo ma anche qualche sbadiglio. E' stato un approccio “soft”, quello alla nuova stagione, per Ronchi e Pro Romans Medea, che hanno impattato a reti bianche nella prima sfida di Coppa Italia di Promozione. E del resto non ci si poteva aspettare fuochi artificiali da due formazioni ancora alla ricerca della loro identità, rinnovate e piene di giovani. Il risultato è giusto, ed è lo specchio abbastanza fedele di una partita equilibrata e poco spettacolare, con l'unico vero brivido regalato dal palo di Milocco, per la Pro Romans Medea, nel primo tempo. Poi poco altro e pochissimo lavoro per i due portieri.

«Al di là del risultato possiamo dirci soddisfatti – commenta il presidente del Ronchi Tazio Furlan -. La Coppa è un'ottima preparazione al campionato, e queste partite ci servono per conoscere le qualità dei nostri giocatori, specialmente i più giovani. Ecco perché il nostro tecnico opererà diversi cambi nel corso dei tre match di coppa. Quella con la Pro Romans Medea è stata una buona sgambata, anche se inevitabilmente le due squadre si sono dimostrate ancora indietro nella condizione, e non hanno regalato grosse emozioni» [....]

(Marco Bisiach) da Il Piccolo

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 È ufficiale: il Ronchi è ripescato. Ma non rivoluziona la squadra

 RONCHI DEI LEGIONARI - 11 agosto 2013.

Quel sogno accarezzato per tanti notti di mezza estate è realtà: il Ronchi è in Promozione. A seguito della fusione tra il Fontanafredda e il Vigonovo, della mancata iscrizione della Maranese e del ripescaggio in D della Triestina, il Ronchi centra quel salto di categoria ampiamente meritato dopo lo scorso torneo di Prima quando finì alle spalle del super San Giovanni con gli stessi 53 punti dell'Isontina.

«Ufficiosamente già eravamo pronti, aspettavamo solo il Comunicato della Federcalcio per esserne certi. Soddisfazione immensa per la società, per mister Veneziano e soprattutto per i giocatori - gongola il presidente amaranto Tazio Furlan - che nell'annata appena conclusa hanno dato il cento per cento fino all'ultimo atto a Torreano, dove serviva un'impresa realizzata solo a metà. Migliore tra le seconde rispetto ad altre società più blasonate, diciamo che ce la siamo cercata e voluta questa salita vissuta diversamente da altre compagini».

Conoscere le proprie sorti a due settimane circa dal via ufficiale della nuova stagione non può preoccupare perché il Ronchi ripartirà senza sconvolgere troppo la propria ossatura (in preminenza atleti di 22-24 anni) e potendo contare su un vivaio al sempre florido: «Se restavamo in Prima qualche ragazzo nell'orbita dei fuoriquota sarebbe potuto partire per l’Eccellenza o la Promozione, per questo abbiamo deciso di tenere tutti in stand-by, ora continueranno l’avventura con noi. Siamo convinti che potremo dire la nostra in Promozione per salvarci senza soffrire particolarmente».

Sul fronte arrivi, scontato quello di Luca Gabrieli (Ufm) che dovrebbe essere seguito dal cursore Salvatore Sarcinelli, serviranno comunque altre due pedine di una certa esperienza da integrare nella rosa. Domani sera tutti agli ordini di Veneziano per il primo allenamento.

Matteo Marega (Il Piccolo)

 

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